Innovazione

Ecco che fine ha fatto il progetto AR di Apple

Stando agli analisti, la Mela lancerà nel 2020 il suo visore di realtà aumentata. Un concorrente di Microsoft più che di Oculus e HTC

Pubblicato il 15 Nov 2017

Paolo Longo

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Con l’iPhone X oramai sul mercato (qui tutti i dettagli su iPhone X uscita, iPhone x uscita italia, iPhone X prezzi, iPhone 8 uscita,iPhone 8 prezzi) restano due i progetti di Apple che ancora vagano nell’ombra (qui anche i dettagli sul lancio di apple watch 3 e sui problemi iphone 8 batterie): la Apple Car e gli Apple Glass. Se pare che l’automobile senza pilota sia oramai un oggetto da dimenticare, a meno di clamorosi sviluppi nel corso del prossimo anno, gli occhialini super-tech sono tornati i moda nelle previsioni degli analisti, soprattutto quelli di Bloomberg. Stando alla testata infatti, la multinazionale americana starebbe provando, oramai da tempo, la tecnologia augmented reality, con la convinzione che prima di diffondere il proprio sapere in materia si debba andare con i piedi di piombo a esplorare ambiti di utilizzo che ad oggi non possono assicurare il successo.

Non è un caso se il primo passo nel mondo AR sia avvenuto con una piattaforma software, l’ARKit. Praticamente a costo zero, Apple sta testando il reale feedback degli utenti verso applicazioni e giochi aumentati, per capire se valga davvero la pena mettere sul mercato un dispositivo atto a fare proprio questo: ampliare la diffusione di contenuti di realtà aumentata sia a scopo ludico che professionale, simile a quanto fatto da Microsoft con gli HoloLens.

E proprio gli HoloLens sarebbero i rivali principali di Apple, che con un paio di occhialini AR si andrebbe a collocare in quella che attualmente è una nicchia della torta AR/VR ma che col tempo potrebbe trasformarsi nella fetta più ricca, quando cioè le esperienze digitali porteranno le persone a scegliere strumenti versatili e non solo adibiti ai videogame, come gli HTC Vive e, in parte, gli Oculus Rift. In linea con i dispositivi figli della piattaforma Windows Mixed Reality, anche quelli della Mela non avranno bisogno di uno smartphone per funzionare. All’interno ci sarà un processore ad-hoc e un display sul quale trasmettere i contenuti. Nessun dubbio sulla presenza di una declinazione di iOS pensata apposta per girare in maniera ottimizzata sul visore e di uno Store dedicato.

Quando li vedremo nei negozi? Beh, qui c’è la nota dolente. Bloomberg è quasi sicuro che il lancio avverrà entro la fine del 2019, con una disponibilità globale nei primi mesi del 2020. Il motivo di tale attesa? Non solo tecnico (la produzione) ma anche strategico: Apple costituirà presto una divisione atta a focalizzarsi prettamente sulla realtà aumentata, sia in quanto alla progettazione software che hardware, quest’ultima portata a termine con i nuovi partner dell’avventura virtuale, tra tutti Carl Zeiss.

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