Strategie

Syneto, l’iperconvergenza è a misura di PMI. E di partner

La strategia del vendor europeo di puntare unicamente sull’iperconvergenza ha prodotto dei risultati significativi. Per il 2019 si punta a un incremento numerico del canale

Pubblicato il 03 Dic 2018

Gianluigi Torchiani

Syneto
Syneto ceo
Vadim Comanescu, Ceo di Suneto

L’iperconvergenza è uno di quelle tre-quattro parole magiche dell’IT di questi tempi, con non pochi vendor che hanno deciso di affiancare alla propria tradizionale offerta di storage anche delle soluzioni iperconvergenti. Pochi, però, hanno deciso di puntare, con successo, unicamente su questa tecnologia: una di queste è sicuramente Syneto, vendor europeo con cuore italiano e intelligenza romena, che proprio sull’iperconvergenza ha deciso di costruire la sua strategia, con un occhio di riguardo per il canale. Come racconta Vadim Comanescu, CEO di Syneto, la storia di Syneto inizia circa una decina di anni fa, ed è molto diversa da quella tipica delle startup d’oltreoceano, spesso finanziate a suon di milioni di dollari dai fondi di venture capital alla ricerca dell’idea del millennio.

Syneto: una storia che inizia con lo storage 

Quella di Syneto, piuttosto, è una storia che parte dal basso, con un’azienda nata praticamente dal nulla che affidandosi alle expertise tecnologiche di alcuni giovani ingegneri della Romania decise di affrontare un mercato monolitico come quello dello storage, che alla fine dello scorso decennio era popolato da pochi e storici brand. Creando il proprio prodotto in casa, con un notevole lavoro porta a porta, Syneto è riuscita a ritagliarsi un piccolo spazio nel mercato italiano, raggiungendo un fatturato di circa tre milioni di euro.

Syneto: la svolta dell’iperconvergenza

Pochi anni, fa, è arrivata poi la svolta dell’iperconvergenza, che ha rappresentato anche una notevole accelerazione per l’andamento di business della società: «Nel 2015 abbiamo capito che il mondo dello storage stava cambiando, con l’irruzione di tanti nuovi vendor. Abbiamo perciò avuto l’intuizione di puntare sull’iperconvergenza, che ancora tre anni fa era un concetto sconosciuto ai più. Abbiamo quindi deciso di rinunciare allo storage e puntare solo sull’iperconvergenza con un posizionamento, questa volta definito, quella della tipica azienda italiana. Ossia un’impresa media, con circa 200 addetti e 40 milioni di fatturato, che può trarre reale valore dalla semplificazione promessa dall’iperconvergenza». Un segmento di mercato che, tra l’altro non era presidiato (e tuttora lo è in modo blando) dalle soluzioni proposte dai vendor d’Oltreoceano, prevalentemente rivolte al mondo enterprise, con costi non sostenibili per le medie imprese italiane.

Syneto: la forza della Data Protection

Oltre alla fascia di mercato, altra caratteristica distintiva della proposizione Syneto è rappresentata dalle funzionalità di data protection native del prodotto: le appliance commercializzate includono già meccanismi di disaster recovery, backup e operational restore, che non devono essere quindi acquistate separatamente dall’utente finale.Un modello strategico chiaro che ha portato rapidamente dei risultati significativi, grazie anche alla scelta di puntare al 100% su un modello di vendita indiretto. Il fatturato di Syneto è così arrivato a circa 10 milioni di euro, con un ruolo importante nel crescente mercato nazionale dell’iperconvergenza. In Italia il vendor può contare su 83 rivenditori attivi sul mercato, coadiuvati da 4 distributori (Attiva evolution, Icos, Newtech security e Questar).

Syneto aumenta il numero dei partner

«I rivenditori hanno capito come approcciare il nostro prodotto grazie alla nostra strategia chiara. Nel 2019, per restare al passo con la crescita del mercato prevista, incrementeremo il numero dei partner. Al momento siamo infatti molto coperti in aree come il Veneto, meno nel Nord Ovest, quindi potremmo aggiungere circa una quarantina di partner. Ci attendiamo ancora una crescita del mercato italiano, che è appena all’inizio della sua curva di adozione dell’iperconvergenza. Nel 2019 lanceremo una sorta di Partner Program, che però non vogliamo davvero chiamare così: siamo un’azienda diversa da quelle tradizionale, quindi non metteremo dentro i classici obiettivi di fatturato», evidenzia Comanescu.

Syneto: il nuovo ruolo del canale

Altro obiettivo è quello di spingere il canale a ragionare in maniera diversa dalla classica rivendita, pensando anche allo sviluppo di servizi. Sinora Syneto è stata commercializzata come appliance, ma ora il canale ha la possibilità di prescindere dalla iperconvergenza. I system integrator hanno ora la possibilità di prendere solo il software proprietario, ospitarlo nel “loro” data center e così offrire ai propri clienti servizi di backup e restore. Inoltre, il vendor vede con favore la modalità as a service, in abbinamento, con cui molti rivenditori ormai propongono sul mercato le appliance Syneto. Per il futuro Syneto ha anche in programma un’espansione sui mercati internazionali, a partire da Francia e Spagna.

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