L’innovazione digitale viene incontro alla sostenibilità ambientale. Tecnologia e ambiente sono due temi apparentemente distanti che Dell EMC ha invece voluto unire eleggendoli a tema conduttore dell’ultimo Dell Technologies Forum che si è tenuto recentemente a Milano. A partire dall’impatto zero dell’evento, che compenserà con nuovo verde tutte le emissioni di CO2 resesi necessarie per il suo svolgimento fino all’hackaton lanciato per l’occasione a 150 sviluppatori per la creazione di app sul tema.
Indice degli argomenti
Dell EMC: innovazione per incontrare le aspettative dei “nuovi” clienti
Ma il tema del contrasto ha contrassegnato lo svolgimento della manifestazione anche dal punto di vista generazionale, con i millennial e i loro predecessori che si confrontano e si completano «per portare energia ed esperienza, insieme, al mercato – esordisce Marco Fanizzi, Vice President & General Manager Enterprise Sales di Dell EMC Italia -. I millenial rappresentano futuri manager, ma anche i futuri clienti, e bisogna imparare a conoscerli. Le nuove generazioni sono avverse alle istituzioni, difficili da gestire, da subito vogliono essere parte nei progetti, non amano fare anticamera, ma sono anche degli ottimi influencer per chi li circonda. Arrivano da un mondo che è abituato ad avere feedback immediati, con interazioni diverse rispetto al passato, mentre le aziende, oggi, non sono abituate a dare feedback, quantomeno immediati. Bisogna quindi individuare un nuovo modo di fare azienda, fare qualcosa che valorizzi le persone come manager e come clienti».
I millennials pensano in digitale e oggi entrano in azienda
Un esercito di manager/clienti che, tornando al tema della sostenibilità, ha implicita la cultura dell’attenzione all’ambiente, con la maggior parte di loro che è disposto a pagare di più pur di avere prodotti ecosostenibili. «Un percorso che Dell EMC ha già intrapreso, chiedendo anche ai nostri fornitori di essere ecologicamente compliant e trasparenti – fa eco Filippo Ligresti, responsabile settore Commercial di Dell EMC Italia -. Una generazione che cambia esigenze e si deve adattare a nuovi contesti: il 70% dei giovani è destinato a fare un lavoro che oggi ancora non è stato inventato, mentre ci sono altre persone, precedenti ai millennial, per le quali bisogna pensare a un percorso di re-skilling, per evitare il rischio che rimangano esclusi dai processi di innovazione digitale. Innovazione che ormai sta diventando impellente. Le grandi città stanno crescendo e ci sarà sempre più bisogno di servizi digitali per sostenerle, con una gestione intelligente che si deve appoggiare ai sensori intelligenti, alle app mobile per l’accesso ai servizi, user friendly e in grado di analizzare i feedback per migliorare i servizi stessi. Dove l’Intelligenza Artificiale avrà un ruolo importante e cambierà il modo con cui accederemo alle informazioni, in modo più veloce e intelligente. Una Business Disruption, più che una Technology Disruption».
Le tecnologie Dell EMC abilitano nuovi modelli di business grazie all’innovazione
Un nuovo modo di gestire il business attraverso l’abilitazione delle tecnologie, quindi. E in questo ruolo Dell EMC si colloca in maniera strategica, con un portafoglio di soluzioni ampio, in grado di coprire più ambiti e che concorre a quella modernizzazione del data center necessaria per l’innovazione digitale delle aziende. Soprattutto in area cloud.
Gestione ma anche produzione. «Su Industria 4.0 e ciclo attivo si stanno muovendo investimenti importanti da aziende di tutte le dimensioni – riprende Fanizzi -. E in questo processo le tecnologie consentono alle aziende di concentrarsi sul proprio business. Ma bisogna investire sulle competenze digitali delle persone e affidarsi alla nostra infrastruttura che li può accompagnare nel processo innovativo con sicurezza, valore e scalabilità abbattendo il rischio di investimenti sovradimensionati. Dell EMC nel suo percorso di supporto all’innovazione, sta ponendo estrema attenzione ai processi produttivi e alla profilazione dei clienti, guardando alle loro esigenze per proporre soluzioni sartoriali, dando loro la possibilità di far crescere le infrastrutture con le loro esigenze, e accedervi attraverso qualsiasi device e in ogni momento».
Device classici e sensoristica: cresce la mole dei dati da gestire
Device sempre più mobili e dai quali sarà sempre più facile accedere a servizi. Su questo sta lavorando la PA e le imprese, che attraverso la digitalizzazione potranno espandere la propria offerta di servizi, anche in ottica export. Device nel cui novero oggi entrano anche tutti i dispositivi in grado di trasmettere e di connettersi alla rete. Con il risultato di una crescita esponenziale dei dati da gestire a analizzare. Un ambito, quello dell’IoT, che è già realtà per molte aziende e in cui l’Italia è tra i Paesi guida, con applicazioni sempre più frequenti per predictive maintenance, a vantaggio di un notevole abbattimento dei costi.
Digital Transformation Index, un survey Dell EMC sulle propensioni all’innovazione
IoT e Intelligenza Artificiale che, insieme alla cybersecurity, sono tra i temi su cui maggiormente stanno ponendo l’attenzione le aziende italiane, da quanto emerge dal Digital Transformation Index, una ricerca Vanson Bourne per Dell EMC che valuta gli ambiti di investimento in innovazione. La ricerca evidenzia come le aziende stiano investendo in digitalizzazione, mentre si concentrano sulla parte tradizionale dell’IT per fare saving e razionalizzazione dei data center tradizionali. Investono sulla parte produttiva, con progetti di IoT, portando di conseguenza una crescita di investimenti in sicurezza, che diventa fondamentale in un mondo che sta diventando digitale. Investimenti in IoT che crescono nelle catene produttive, dove si punta all’efficientamento, ma soprattutto per implementare open standard tipiche dell’OT, che prima erano gestite da soluzioni di nicchia e non aperte a internet, che ora possono invece dare e ricevere feedback in base alle esigenze del mercato.
IoT Dell EMC, una divisione ottimista sui benefici del 5G
Esigenze cui Dell EMC risponde con un’offerta che oggi, a due anni dalla fusione delle due realtà, va dall’edge al core, potendosi a pieno diritto proporsi come partner per le aziende che devono fare innovazione. Risale infatti allo scorso anno il varo della divisione IoT Dell Technologies, trasversale a tutti i brand che fanno parte del gruppo, dalla virtualizzazione, alla sicurezza, che affronta il tema IoT con tecnologie standard che possono comunicare tra di loro. E nell’evoluzione del mercato IoT, grandi aspettative sono riposte nell’avvento del 5G, vero abilitatore di quell’edge computing, con elaborazioni in loco che consentirà sempre più di ridurre i tempi di latenza.
Il ruolo del canale di Dell EMC nel processo d’innovazione
Messaggi, progetti, che devono essere declinati sul mercato attraverso i partner, veri interlocutori delle aziende che devono intraprendere un processo di digitalizzazione. E proprio sul canale dei partner DellEMC ha deciso di incrementare i propri investimenti.
«Stiamo investendo sul canale europeo, dove abbiamo integrato 120 nuove risorse a supporto dei nostri partner – dichiara Adolfo Dell’Erba, channel manager di Dell EMC Italia -, mentre a livello italiano abbiamo inserito 10 nuovi partner account manager, arrivando complessivamente a una ventina di persone dedicate al team canale. Investimenti che riguardano soprattutto il supporto ai partner Titanium, Platinum e Gold (84 in tutto – ndr) , ma che non escludono il supporto degli inside sales anche sui partner non certificati, oltre alla gestione dei reseller cui contribuiscono i nostri distributori».
Il canale italiano di Dell EMC cresce del 66%
Una gestione dei partner che, con i primi mesi del nuovo anno, sarà distinta, grazie alla creazione di una divisione che si occuperà solo dei Titanium e Platinum (che sono 27) mentre un’altra divisione gestirà i Gold e i Gold Incubator, un centinaio di nomi in tutto, per farli crescere e investire per arrivare a livelli superiori di certificazione.
Misure in risposta ai positivi risultati del canale, il cui giro d’affari nei primi 9 mesi dell’anno ha avuto una crescita del 66% anno su anno, un vero exploit rispetto alla media europea del +30%.