Backup su cloud onsite. Xopero ne ha per tutti

Canali e modelli di vendita differenziati per il backup onsite e in cloud. Il vendor è legato con partnership con Qnap ma ben si offre anche a operatori che vogliano sfruttare la propria piattaforma per creare un’offerta a marchio proprio di cloud backup

Pubblicato il 06 Giu 2017

Loris Frezzato

Schermata 2017-06-01 alle 16.33.34


È da un anno che Xopero è presente sul mercato italiano
. Un anno passato ad allacciare contatti con la distribuzione e a creare una rete di partner sul territorio italiano per portare le soluzioni di data protection e di business continuity del vendor polacco al mercato delle piccole fino alle medie imprese. E a oggi il lavoro di Nicola Marotta, country manager di Xopero per l’Italia, si concretizza in un migliaio di clienti attivi e di oltre 200 partner rivenditori: «Abbiamo attivato le distribuzioni con Smart di Firenze, con Allnet.Italia di Bologna, particolarmente attiva sulla nostra offerta in cloud, e con Brevi di Bergamo, per quest’ultimo abbiamo inoltre realizzato licenze boxate da esporre nella sua vasta rete di cash&carry. Un gruppo che crediamo presto si potrebbe arricchire ulteriormente, con un altro distributore a valore che sia focalizzato sul mercato cloud, del quale sfrutteremmo competenze e infrastrutture per offrire servizi e soluzioni direttamente dall’Italia».

Nicola Marotta, country manager di Xopero per l’Italia

A oggi infatti i dati dei clienti italiani vengono raccolti e gestiti direttamente in Polonia, ma nei piani c’è il trasferimento su Data Center, di qualche partner, sul territorio nazionale.

L’azienda nasce nel 2009 come sviluppatore di piattaforme per il cloud e nel giro di poco tempo ha avuto modi di farsi notare sul mercato per l’alto grado di innovazione, al punto che nel 2013 ha acquisito clienti telco del calibro di Orange e T-Mobile, i quali hanno iniziato a distribuire app mobile in cloud a loro marchio, basate su piattaforma Xopero.

«Da qui l’espansione, che ha portato alla realizzazione di applicazioni di backup e restore che proponiamo al nostro canale con il marchio Xopero – spiega Marotta -. E che oggi stiamo completamente ridisegnando in ottica cloud, grazie anche alla partnership tecnologica che ci lega a Qnap, che ci consente di proporre la nostra soluzione di backup per gestire in modalità as a service tutti gli aspetti di ripristino. Un’evoluzione tecnologica che punta a un forte e veloce riconoscimento sul mercato, grazie anche all’ingresso in alcuni importanti marketplace cloud europei, come Also e Logicom».

Tanti i progetti in corso per il vendor polacco, la cui svolta verso il cloud lo sta portando ad aggiungere alle soluzioni a marchio Xopero, anche un’offerta “white label”, aprendo la collaborazione a operatori che vogliano creare e proporre la piattaforma di backup in cloud a brand proprio, appoggiandosi sulle tecnologie Xopero, con la possibilità di fruire di una console per la gestione di tutti i propri clienti.

«Per ottenere gli obiettivi prefissati, grande sarà il nostro impegno nella creazione di un rapporto stretto con i nostri partner – riprende Marotta -, arricchendo la rete con realtà diverse per provenienza e competenza, dalla rivendita fino ai Managed Service Provider, i quali possono proporre il servizio a canoni diversi, sulla base degli spazi utilizzati. Con alcuni VAR stiamo appunto preparando un’offerta che loro stessi andranno poi a offrire al proprio parco clienti, tipicamente gli studi professionali, con marchio proprio, a garanzia di una maggiore fidelizzazione dei clienti. Da questo progetto non escludiamo, peraltro, altre realtà del mondo del trade, come per esempio, le software house che possiedono una rete fidelizzata di partner, sulla quale potersi appoggiare per la veicolazione delle nostre soluzioni o, ancora, le catene Office e la GDS. Insomma, nessuna strada, che sia in gradi di aggiungere valore alle nostre applicazioni, è preclusa».

Ai partner, Xopero delega l’assistenza di primo livello, con intervento diretto solo in caso di necessità. In programmazione un documento “shock” destinato proprio ai dealer, attraverso il quale possono ricavare argomenti convincenti di vendita illustrando ai clienti i rischi a cui vanno incontro da un backup incostante e scorretto dei loro dati. E il recente fenomeno Wannacry può essere un elemento di spinta per lo sviluppo di una cultura ancora lacunosa in tema di security e di cura dei dati.

Valuta la qualità di questo articolo

La tua opinione è importante per noi!

Articoli correlati