#Distriboutique 2.0, Context: ecco le pagelle dei distributori… fatte dai reseller
Un giorno di straordinario valore, un tavolo di confronto concreto, aperto, sincero. ICT4Trade, in collaborazione con Context, ha organizzato la seconda attesa edizione di #Distriboutique. Un piccolo, grande momento di interazione e analisi sulle evoluzioni in atto nel canale ICT a partire dall’esclusiva ricerca condotta su un campione di quasi 300 resellers. Il tema? il livello di gradimento per i distributori
Pubblicato il 25 Feb 2015
Sulle ragioni di questo sviluppo comunque positivo, molti distributori intervenuti hanno messo in luce la probabile influenza del cambio di strategia di diversi vendor, che hanno preferito delegare ai distributori mercati particolarmente impegnativi e sfidanti – come quelli spagnolo e italiano – sotto numerosi punti di vista. I produttori più commercializzati dalla distribuzione IT italiana sono comunque Hp, Apple e Samsung, mentre Lenovo e Dell hanno osservato una crescita sostenuta. Context ha poi presentato in anteprima i risultati di una ricerca condotta presso 270 reseller e retailer italiani. Le principali indicazioni sono le aspettative sostanzialmente positive per il 2015 in termini di prospettive di affari e il giudizio estremamente lusinghiero nei confronti dell’attività dei distributori. La valutazione è infatti eccellente per il 36% del campione e buona per un altro 47%. Gli unici possibili punti di debolezza sono indicati nel supporto tecnico e nella formazione.
Successivamente gli operatori del mondo della distribuzione si sono confrontati sul tema del cloud: la maggioranza di loro ha provato in qualche modo a inserirsi in questo trend, che sta cambiando dalle fondamenta il funzionamento stesso del canale It nazionale. Molti operatori hanno però ammesso l’esistenza di paure e ritardi, sia da parte dei rivenditori che dei clienti finali, nell’affrontare il fenomeno cloud, anche per la presenza di alcune barriere tecnologiche (prima tra tutte la banda larga). Il momento attuale è quello, insomma, degli esperimenti, ma esiste la consapevolezza diffusa che la missione dei rivenditori sarà soprattutto quella di portare valore aggiunto e competenze alla nuvola italiana.