#Build2017

Microsoft vuole più l’Intelligenza Artificiale in azienda

Durante la Build 2017, la compagnia ha presentato i nuovi modelli dei Cognitive Services, che mirano a portare più innovazione e personalizzazione nella gestione del business

Pubblicato il 11 Mag 2017

Paolo Longo

Microsoft Cognitive Services

Sempre più futuro per il settore business. Questo è l’intento di Microsoft che, all’interno della conferenza Build 2017, ha presentato l’estensione di Cognitive Services, un insieme di API per semplificare lo sviluppo di applicazioni e piattaforme che sfruttano l’Intelligenza Artificiale e il machine learning. La novità è stata resa nota durante l’appuntamento dedicato ai developer, vero fulcro centrale dell’innovazione targata Redmond che punta alle imprese. L’ecosistema implementato dalla multinazionale è incentrato sulla personalizzazione. Tramite i tool a disposizione, gli utenti possono adattare le capacità cognitive degli algoritmi offerti da Microsoft per creare da zero, o migliorare, modelli avanzati di interazione, che possano rispondere alle diverse esigenze della produttività.

“Sappiamo già che le compagnie sono in grado di ottimizzare il loro lavoro basandosi sull’AI – ha spiegato Lili Cheng, membro dei Fuse Labs di Microsoft Research – ma siamo anche consci della necessità che queste hanno di personalizzare i prodotti per un uso quotidiano. In ogni piattaforma software, il grado di adattamento è la chiave di successo sia per il produttore che l’utente. Ad esempio inserendo i propri termini di ricerca, un riconoscimento vocale idoneo e le particolarità che differenziano un uso aziendale da un altro”.  Stando a Microsoft, ad oggi sono oltre 500 mila gli sviluppatori che hanno già lavorato sui servizi cognitivi offerti da Redmond, conosciuti in precedenza con il nome Project Oxford, ripresentato come Cognitive Services in occasione della Build 2016. L’ampliamento della soluzione prevede un totale di 29 modelli di Intelligenza Artificiale che variano dalla computer vision alla data analysis, per finire anche nello sviluppo del linguaggio naturale tramite la tecnologia LUIS.

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