Trimestrali

Microsoft, volano i ricavi legati al cloud

Crollano invece le entrate legate agli smartphone (-49%), in difficoltà anche quelle della divisione Personal compunting, nonostante la crescita di Surface. Ma i mercati premiano la casa di Redmond

Pubblicato il 29 Gen 2016

Gianluigi Torchiani

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Se ad Apple non era bastato un trimestre record per fugare i dubbi del mercato, a Microsoft è sufficiente una trimestrale con utili e ricavi in calo, seppure leggermente superiori rispetto alle aspettative degli analisti, per volare in Borsa. Semplici stranezze dei mercati finanziari? In realtà, questa profonda differenza ha dietro delle ragioni concrete. Che si chiamano prospettive. Apple, infatti ha pagato il rallentamento delle vendite degli iPhone, che dovrebbe ulteriormente accentuarsi nel prossimo futuro.

Al contrario, le aspettative per il gigante di Redmond sono positive, in particolare grazie all’andamento registrato nel trimestre dalle vendite legate al cloud, su cui il nuovo corso della Microsoft targata Satya Nadella ha puntato molto delle sue carte. Tornando per un attimo ai numeri, il secondo trimestre fiscale dell’anno 2016 si è chiuso con un utile netto di 5 miliardi di dollari, in calo del 14,7% rispetto ai 5,863 miliardi dello stesso periodo del 2014. I ricavi sono calati invece del 10% a 23,8 miliardi, ma includendo quelli ancora da incassare sono arrivati a 25,7 miliardi superando le previsioni pari a 25,26 miliardi. Ma è soprattutto dall’andamento delle singole divisioni che si possono comprendere meglio le reazioni dei mercati: il fatturato legato al cloud – “Intelligent Cloud” – è migliorato del 5%, per complessivi 6,3 miliardi (+11% al netto dell’effetto cambi).

Colpisce in particolare il dato su Azure, il cloud pubblico di casa, che ha messo a segno un sorprendente +140%. Più controversi i risultati della divisione “Productivity and Business Processes” – legata al notissimo pacchetto Office –, in diminuzione del 2% a 6,7 miliardi, che però senza effetto valutario sarebbero saliti del 5%. In compenso Microsoft può consolarsi con il dato su Office 365, arrivato a quota 20,6 milioni di sottoscrizioni (+70%) . Invece, la situazione di difficoltà che interessa il mercato mondiale dei Pc ha impattato sulle vendite della divisione “More Personal Computing” – che include risultati derivanti da licenze del sistema operativo Windows, da prodotti come telefoni e Surface, dalla console Xbox e dalla ricerca web – sono calate del 5% , per complessivi 12,7 miliardi di dollari (a cambi costanti il calo è stato del 2%). Insomma, per il momento Windows 10 non traina Microsoft, complice anche l’aggiornamento gratuito.

Molto buoni invece sono i numeri di Surface, grazie anche al lancio del tablet ibrido Surface Pro 4 e del laptop Surface Book, aumentati del +29% (per complessivi 1,35 miliardi). Deludono fortemente, invece, i dati del comparto telefonia: nonostante gli innumerevoli tentativi di rilancio Windows Phone non riesce a recuperare terreno, anzi: la decrescita del fatturato è stata addirittura del 49% a cambi costanti, con appena 4,5 milioni di esemplari venduti nel mondo, quindici volte in meno rispetto al dato (giudicato per l’appunto deludente) di Apple con i suoi iPhone. Tanto che non pochi analisti danno ormai per morente l’ecosistema smarphone di Microsoft.

La casa di Redmond cerca di consolarsi con i numeri sugli utenti di Xbox Live attivi mensilmente nel trimestre (48 milioni, +30%) , anche se il numero di console vendute è decisamente in calo. Insomma, una trimestrale a luci e ombre per Microsoft, che però sembra sulla buona strada per intercettare le opportunità della rivoluzione digitale.

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