Utili record per Apple, ma le vendite di iPhone rallentano
La stessa società ha ammesso che il trimestre in corso, che si chiuderà a marzo, dovrebbe evidenziare un decremento delle vendite degli smartphone, con inevitabili ripercussioni sui risultati finanziari del Gruppo
Pubblicato il 27 Gen 2016
Da rilevare che la situazione dell’altro prodotto simbolo di Apple, l’iPad è decisamente peggiore: il device è stato travolto dalla crisi del mercato dei tablet, tanto da registrare nel trimestre una decrescita delle spedizioni del 25% rispetto allo stesso periodo del 2014. Male anche i Mac, giù del 4%, mentre la società di Cupertino ha messo a segno una crescita consistente nell’area dei servizi (+26%) e negli “altri prodotti” (+62%), categoria che comprende anche l’Apple Watch. Eppure, come si diceva, Apple, pur con questi risultati non eccezionali ha potuto mettere a segno un utile netto record, pari a 18,4 miliardi di dollari, in crescita dell’1,9%, che consente alla compagnia di aumentare ulteriormente la sua eccezionale disponibilità di cassa, pari a oltre 200 miliardi di dollari.
I dati sono stati ovviamente difesi a spada tratta dal management del gruppo: «Il nostro team ha portato a termine il più grande trimestre di sempre per Apple, grazie ai prodotti più innovativi al mondo e alle vendite record di sempre per quanto riguarda iPhone, Apple Watch e Apple TV – ha affermato Tim Cook, CEO di Apple – . La crescita del nostro business dei Servizi ha accelerato nel corso del trimestre fino a produrre risultati record, e la nostra base installata recentemente ha raggiunto l’importante traguardo di un miliardo di dispositivi attivi». «Le nostre vendite record e i forti margini hanno guidato i record di sempre per quanto riguarda l’utile netto e l’utile per azione nonostante un contesto macroeconomico molto difficile», ha invece ammesso Luca Maestri, CFO di Apple.
Al di là di questi risultati, il problema riguarda, però, soprattutto il futuro: le aspettative per il trimestre in corso, che terminerà a marzo, non sono affatto eccezionali. Le vendite di iPhone dovrebbero attestarsi tra i 50 e i 53 milioni di unità, in ogni caso un decremento rispetto 58 milioni di unità dello stesso trimestre del 2015. Questo significa che i numeri di Apple, nella prossima trimestrale, saranno caratterizzati da un segno negativo anche sotto il profilo finanziario. I mercati, invece, sono stati sempre abituati a numeri record dalla società di Cupertino e sono dunque estremamente delusi.
Anche perché il rischio concreto nel breve termine è quello di ulteriori numeri piatti, se non declinanti. Data la sostanziale dipendenza di Apple dalle vendite di iPhone la speranza di invertire la rotta risiede nell’iPhone 7, che dovrebbe essere lanciato entro la fine dell’anno, o magari anche in un iPhone di fascia media, di cui si parla da tanti anni e che potrebbe essere particolarmente appetibile nei Paesi emergenti, in questo periodo alle prese con un rallentamento della crescita.