VMworld 2016 Europe

Al VMworld Europe, i commenti del canale

I commenti, a caldo, raccolti in occasione dell’edizione 2016 del VMworld Europe. Partner italiani confidenti nella svolta decisa verso l’opzione del cloud, anche pubblico, del vendor

Pubblicato il 25 Ott 2016

Gianluigi Torchiani

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Sui 10.000 presenti al VWworld, tra cui 2.900 partner di canale, difficile, ma non impossibile, incrociare nella frenesia dei momenti convegnistici e i corridoi delle aree espositive dei tanti vendor partner, qualche nome di rilievo del panorama italiano. A R1 e a V-Valley siamo riusciti a rubare qualche commento a caldo sulle ultime novità presentate da VMware in occasione del proprio evento, in particolare sulle nuove partnership siglate per l’espansione della Cloud Foundation, che a IBM ha visto ora aggiungersi Amazon Web Services.

Virtualizzazione e Cloud: concetti che diventano concreti per R1

Giancarlo Stoppaccioli, Presidente e fondatore del Gruppo R1

«Finalmente la virtualizzazione e cloud, da concetti teorici si stanno trasformando in concreti strumenti per la trasformazione digitale. I clienti stanno iniziando a percepirlo, e alcuni progetti importanti si stanno realizzando. E il recente accordo di VMware con Amazon Web Services, di cui tanto si è parlato in occasione di questo evento, darà un ulteriore impulso alla scelta di un utilizzo del cloud per innovare, grazie al nuovo concetto di infrastruttura flessibile che propone e che crediamo sarà di incentivo per il mercato. Si tende a passare quindi dal private, all’hybrid, per approdare col tempo sul public cloud, dove tutti gli asset non critici delle aziende possono ormai risiedere. Un percorso che R1, in qualità di Partner Premiere, ha il privilegio di poter iniziare in anticipo, con evidente vantaggio rispetto ad altri. Un percorso che si colloca perfettamente con la nostra strategia, avendo da tempo deciso di non investire in un data center di proprietà, ma di appoggiarci a chi li ha già, a livello mondiale, in questo modo le nostre infrastrutture nascono già virtualizzate. Si tratta di un’evoluzione dell’offerta che già da tempo R1 ha affrontato con la propria capogruppo R1 S.p.A.: certo non è banale il passaggio dal “ferro” al software, ma ormai è doveroso, ed essendoci mossi per tempo oggi possiamo proporci come advisor per molti dei brand che abbiamo a listino e con cui facciamo progetti di Cloud Computing. Un business, quello della capogruppo R1 S.p.A., che è complementare e sinergico con quello delle altre realtà del Gruppo: Gway di Perugia, orientata al software applicativo; Trice, che si occupa di digital marketing e IOT; Eurome, focalizzata in apparati di Office Automation e workplace e R1 Property, che è la finanziaria interna al Gruppo R1».

V-Valley: Cloud e IOT chiedono nuovi ruoli al canale

Luca Casini, direttore commerciale di VValley

«I messaggi lanciati al convegno VMware vanno tutti nella direzione del Cloud Computing e dell’IOT, sottolineando previsioni che vedono entro il 2021, un pareggio sostanziale tra il business che passa su cloud con quello tradizionale. Un percorso di soli 5 anni che il canale deve essere pronto ad affrontare e noi di V-Valley stiamo facendo la nostra parte per preparare culturalmente e tecnicamente i nostri dealer, che devono cogliere per tempo le opportunità dirette o collegate al cloud e all’IOT. Si tratta, infatti, di ambiti che richiedono grandi potenze di calcolo centralizzate ma distribuite, di network efficienti e, ovviamente, con la garanzia di una sicurezza trasversale. Quindi praticamente tutto il canale, indipendentemente dalle proprie specializzazioni attuali, sarà coinvolto da questa evoluzione, trovando nuove opportunità che oggi ancora non contempla. Un’evoluzione che noi stessi, come distributori, dobbiamo percorrere, anzi anticipare. Probabilmente si andrà verso una diminuzione dell’hardware, e il ruolo logistico diminuirà, come anche la tendenza alle subcription può mettere in dubbio la funzione finanziaria che tradizionalmente ci connotava. I distributori oggi sono invece chiamati a mettere insieme più cose, più prodotti, più idee, per la costruzione di soluzioni. Soluzioni per le quali è previsto un aumento futuro dei device mobili e, soprattutto, degli oggetti coinvolti nell’IOT, i quali si stima che nel 2019 supereranno in numero i notebook e smartphone. Come ci si dovrà abituare sempre più a passare da un hardware all’altro, oggi VMware ci sta insegnando che sarà possibile anche passare da un cloud all’altro. Secondo le esigenze, soddisfabili, ovviamente, solo con un’infrastruttura efficiente».

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