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NetApp: soluzioni Data Fabric per le aziende “guidate dai dati”

Nuovi modelli di consumo “cloud-like” per lo storage, l’infrastruttura iperconvergente NetApp HCI, e la collaborazione con Microsoft per i servizi di cloud ibrido, riposizionano la strategia del vendor. Sempre con i partner di canale, essenziali per aiutare le imprese a compiere la trasformazione digitale

Pubblicato il 08 Ago 2017

Giorgio Fusari

La nuova infrastruttura iperconvergente NetApp-HCI basata sul concetto di data fabric di NetApp

I dati sono il nuovo tesoro che le imprese possono sfruttare per creare in maniera innovativa opportunità di business, ridurre i capex e gli opex, e migliorare l’efficienza: lo spiega Marco Pozzoni, country sales manager di NetApp Italia, riassumendo le ultime novità tecnologiche introdotte sul mercato dalla casa di Sunnyvale e la propria strategia imprenditoriale, che definisce “data fabric”.

Una strategia che mette al centro, appunto, i dati, gestendoli in sicurezza, indipendentemente da dove si trovano – on-premise, su cloud privato, pubblico o ibrido – e mira a lasciare all’utente ampia libertà di scelta sulla modalità di utilizzo e consumo delle tecnologie e servizi di storage che meglio soddisfano le specifiche esigenze.

Tre pilastri per unificare i dati

La strategia data fabric, continua Pozzoni, poggia su tre pilastri per unificare la gestione dei dati. Il primo è sfruttare appieno la potenza del cloud ibrido, per accompagnare l’impresa utente verso la “forma” di nuvola che meglio risponde alle proprie necessità: per esempio, l’offerta NetApp OnDemand, mira a fornire la flessibilità tipica del cloud in ambienti on-premise, rendendo disponibile l’infrastruttura on-premise di NetApp attraverso un modello di utilizzo a consumo: l’utente ha il controllo dell’infrastruttura, di proprietà di NetApp, e paga mensilmente la capacità di storage utilizzata.

Dai silos all’integrazione e gestione secondo il modello data fabric di NetApp

Il secondo pilastro del data fabric è la costruzione del data center di prossima generazione, facendo leva sia sulla gamma di array “all-flash” della serie SolidFire, sia sull’offerta di infrastruttura convergente FlexPod, cui si aggiunge la soluzione di infrastruttura iperconvergente di livello enterprise NetApp HCI. Quest’ultima, la cui disponibilità è prevista nel quarto trimestre di quest’anno, fornisce risorse di calcolo, storage e networking e, rispetto alle soluzioni classiche, spiega l’azienda, permette di scalare in maniera indipendente e molto granulare le risorse di elaborazione e di storage, aggiungendo all’infrastruttura solo ciò che serve effettivamente. NetApp HCI consente di eseguire molteplici applicazioni con prestazioni garantite, automazione ed efficienza elevate, funzionalità di replica, protezione dati e servizi di alta disponibilità.

Il terzo pilastro del data fabric è la modernizzazione dello storage e della gestione dei dati, perseguibile, ancora una volta, attraverso soluzioni come la serie di array all-flash SolidFire. Ma, sempre in quest’area, è disponibile anche la nuova versione del software ONTAP (9.2), in grado di migliorare le prestazioni dei sistemi all-flash, oltre che l’efficienza e lo spostamento dei dati nel cloud.

Partner di canale, indispensabili per aiutare le imprese

I tre pilastri strategici illustrati, chiarisce Pozzoni, permettono di volta in volta di declinare tutto il portafoglio di soluzioni di NetApp negli specifici settori di mercato, con l’obiettivo di aiutare le imprese utenti nella delicata fase di transizione verso la trasformazione digitale del business, a prescindere da dove si trovano nel percorso di migrazione. Un compito non facile, sottolinea il manager, perché NetApp oggi si proietta in un settore dello storage dove l’hardware non è più al centro della strategia, che si arricchisce di componenti software e servizi cloud. «Quindi, come andiamo sul mercato? Non possiamo andarci da soli, ma abbiamo necessità di un ecosistema di partner, di system integrator, che deve essere forte e competente, e su cui stiamo costruendo professionalità, anche cercando nuove partnership». Tra queste ultime, in particolare, l’espansione della collaborazione con Microsoft, per facilitare ed accelerare il percorso di migrazione delle organizzazioni verso il cloud ibrido.

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