Strategie

Cloud, HCI e Flash le leve per far crescere il canale italiano di NetApp

Grandi opportunità per la crescita del canale italiano, a patto che non si perda il focus sul dato e che si accolgano a pieno le potenzialità del cloud. Per supportare i partner in questo percorso, NetApp “fa la sua parte” ampliando i data services per l’hybrid cloud e lanciando nuove soluzioni tecnologiche nell’ambito del Flash e delle infrastrutture iperconvergenti

Pubblicato il 21 Giu 2017

Nicoletta Boldrini

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Posizionarsi come leader nella nuova area identificata da Gartner e Idc dei “data services for hybrid cloud” con una strategia end-to-end di data management all’interno della quale tecnologie come HCI – Hyperconverged Infrastructure e Flash faranno da accelerazione.
Possiamo riassumere così la strategia di NetApp presentata ai partner nel corso dell’ultimo Partner Executive Forum, tenutosi la scorsa settimana a Tallin (Estonia), che abbiamo avuto occasione di approfondire con alcuni dei top executive dell’azienda.
“L’incontro con i partner è sempre un’ottima occasione di confronto diretto che ci aiuta a capire se stiamo andando nella direzione corretta e se i partner ed il mercato ci seguiranno – esordisce Marc Montiel, Vice President & General Manager Southern Emea di NetApp – . La percezione è positiva, credo da entrambe le parti, ma non posso negare che la situazione del nostro ecosistema di partner sia ancora molto variegata e, benché siano molte le realtà che stanno investendo non tanto nelle nostre tecnologie quanto nel rimodellare la loro proposta, ci sono ancora realtà che si muovono con cautela e che non hanno ancora colto la strategicità del cloud nell’aiutarli a diventare Service Provider”.

Marc Montiel, Vice President & General Manager Southern Emea di NetApp

Il cloud come volano di nuova profittabilità per il canale

Ciò a cui si riferisce Montiel è ben dettagliato da Horst Thieme, Manager Cloud Business Development Emerging Solutions & Innovation Emea di NetApp che parla dell’hybrid cloud come del “modello It ormai comune” il quale apre “nuovi sbocchi di business per il canale a patto che non perdano mai la focalizzazione sui dati”. “Una delle domande inevitabili da parte delle aziende utenti finali nel passaggio al cloud è “come faccio a tornare indietro”, riferendosi spesso alla difficoltà (e paura) di perdere qualche dato nel processo di migrazione”, spiega Thieme. “La cosiddetta “cloud transportation” è la vera sfida per il mondo dell’hybrid cloud che significa integrare ambienti differenti, cloud di provider eterogenei (non necessariamente solo Amazon o Microsoft Azure ma anche di provider locali), garantendo sempre la massima sicurezza dei dati, le performance dei servizi applicativi, possibilmente senza dover replicare “n” volte i database”.

Uno scenario che indubbiamente rappresenta una sfida per i partner cui però NetApp sta dando risposte concrete anche sul piano tecnologico: è di recente annuncio per esempio che, proprio sul fronte della movimentazione agile dei dati, dopo gli accordi con Amazon NetApp ha esteso la partnership anche con Microsoft. L’obiettivo è lo sviluppo di nuovi cloud data services e per sviluppare un’architettura che velocizzerà la migrazione delle applicazioni enterprise verso Azure e Azure Stack (come già avviene verso i servizi cloud di Amazon). “Questo tipo di soluzioni e servizi saranno via via estesi anche ad altri cloud service provider, compresi quelli locali che operano in specifiche country”, spiega Thieme, “con l’obiettivo di dare ai partner gli strumenti più idonei per poter creare e sviluppare soluzioni innovative e proporle autonomamente al proprio mercato di riferimento”.

HCI e Flash a portata di PMI: opportunità concrete per l’Italia

Secondo Salvatore Mari, Channel & Alliance Manager di NetApp Italia, anche le tecnologie HCI – Hyperconverged Infrastructure e Flash saranno validi acceleratori per il canale, “prima di tutto perché la semplificazione delle soluzioni e l’abbassamento dei prezzi delle tecnologie ne aiuteranno la diffusione – dice il manager – in secondo luogo perché sono le aziende utenti a chiedere sempre più soluzioni (e non prodotti) per supportare il business in modo agile”.
Esigenze cui NetApp ha già risposto dal punto di vista tecnologico “con il rilascio della prima soluzione iperconvergente enterprise del settore, nuovi modelli di acquisto a consumo, funzionalità all-flash ottimizzate e offerte per il cloud ibrido che semplificano la migrazione dei dati da e verso il cloud pubblico”, puntualizza Mari.

NetApp HCI è costruito sull’innovazione SolidFire (acquisita lo scorso anno) e consente sia alle medie imprese sia ai service provider l’opportunità di consolidare facilmente tutti i carichi di lavoro, di scalare in modo da non sprecare risorse (i pool di risorse sono scalabili separatamente) e di garantire le performance richieste dalle applicazioni di prossima generazione. “La garanzia delle performance è uno dei nostri fiori all’occhiello attraverso il quale i partner possono cogliere reali opportunità di crescita del business, della reddittività e della profittabilità”, spiega Mari. “Noi siamo in grado, analizzando lo stato attuale di un’azienda, di pianificare la crescita e le ottimizzazioni delle performance grazie all’impiego delle tecnologie flash in modo preciso e specifico per un’azienda (attraverso un vero e proprio contratto con il quale ci impegniamo a garantire i risultati stimati): dire che le prestazioni saranno superiori di 4 volte rispetto ad una infrastruttura tradizionale non serve a nulla, ogni azienda ha ambienti ed infrastrutture differenti, la crescita e l’ottimizzazione delle performance vanno calcolate per ciascuna di esse”.

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