Cisco Partner Summit 2017, #CiscoPS17, in diretta da Dallas segui l’evento dell’anno per il canale ICT. Tutti gli annunci live



Va in scena a Dallas in queste ore il Partner Summit 2017 che Cisco dedica al proprio ecosistema globale di partner. La prima intensa e ricca giornata è costellata da vision e strategia, raccontate dai top executive dell’azienda – Chuck Robbins, CEO di Cisco in prima battuta – e da importanti annunci per i partner

Nicoletta Boldrini

Pubblicato il 02 Nov 2017


Il #SocialTG Live da #CiscoPS17

Il network è pervasivo ma deve cambiare e diventare intuitivo

In questo mondo digitale servono tecnologie intelligenti, “intuitive”. È questo il mantra che echeggia a più riprese la prima giornata del Partner Summit 2017, l’evento che Cisco dedica ogni anno ai propri partner mondiali e che per questa edizione ha voluto riunire a Dallas. L’apertura dei lavori è affidata al “padrone di casa”, naturalmente, il CEO Chuck Robbins che dopo aver ricordato le dirompenti forze tecnologiche che stanno cambiando business, cose, persone (dal Cloud alla Mobility, dall’IoT, Internet of things, ai Big Data fino ad arrivare a Blockchain ed Intelligenza Artificiale), ha evidenziato le grandi opportunità che si prospettano per una realtà come Cisco: «il comune denominatore del digital world è il network che sta assumendo un ruolo determinante, soprattutto nell’ambito degli ambienti multi-cloud dove per i partner si aprono incredibili strade di nuova reddittività», ha esordito Robbins. «Questo “protagonismo” del network svela però la sua sfida, deve essere reiventato; secondo noi sulla base di alcuni importanti pilastri: 1) sicurezza, che deve essere by design, intelligente, integrata come pilastro fondate del network stesso; 2) intuitività, la rete deve essere sempre più agile, flessibile, intelligente, “autonoma”; 3) deve abbracciare il mondo multi-cloud rendendo più semplice gestione, migrazione, integrazione; 4) deve essere l’elemento che consente di liberare il potere dei dati (che ovviamente transitano sulla rete, dall’edge fino al core passando per cloud); 5) infine, deve “pensare” agli utenti e avere come filo conduttore la qualità della customer experience».

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Il concetto di intuitività delle infrastrutture di networking ritorna spesso anche nelle parole degli altri top executive che Digital4Trade ha incontrato a margine della prima sessione generale, come David Goeckeler, EVP e GM Network and Security Business, Wendy Bahr, SVP Global Partner Organization, Chris Dedicoat, EVP of Sales, Rowan Trollope, SVP e GM Applications (compresi IoT, Collaboration e Analytics).

A spiegare cosa si debba intendere per network intuitivo è per esempio David Goeckeler: «intuitivo significa abilitato da “intent” ma informato da “context”, cioè alimentato con informazioni che aumentano visibilità e analytics che portano conoscenza, il tutto con livelli di automazione tali da poter permettere azioni autonome e in real-time di remediation o di intervento autonomo nel ridefinire dinamicamente lo “skyline” della rete (come in caso di attacco di cybersecuirty); intuitivo significa, in termini pratici ridurre i tempi di deploy delle policy, ridurre i tempi di rilevamento delle minacce, abbassare le tempistiche per l’aggiornamento delle infrastrutture, rilevare problematiche in tempo reale se non addirittura prevenirle».

Dal punto di vista tecnico il network intuitivo ha il Cisco DNA Center come pilastro tecnologico (da cui abilitare e gestire automation, analytics e policy) che si completa con l’infrastruttura flessibile e sicura necessaria per la componente “context” (ossia la rete stessa su cui transitano i dati).

Sicurezza e semplicità, ecco come evolve la proposta di Cisco

«Semplicità, flessibilità e continua innovazione sono i tre pilastri su cui si costruiscono nuovi business model, e sono esattamente i tre capisaldi che guidano la nostra strategia», sono le parole conclusive di Robbins che prima di lasciare il palco agli altri manager sottolinea l’importanza del canale in questo disegno: «hardware, software e servizi diventano un tutt’uno che rappresentano l’opportunità di cambiamento anche per il canale, soprattutto software e servizi consentiranno loro di aprire nuove strade di business».

«Al crescere del network deve crescere la sicurezza che deve sempre essere considerata quale pilastro fondante dell’intera rete», gli fa eco Goeckeler. «La sicurezza deve essere efficace ma l’efficacia della sicurezza richiede alla base una rete efficace… è questo il loop infinito che non va mai perso di vista. Il network deve saper contenere e respingere le minacce, trovare le minacce, avviare eventuali azioni di “remediation” in modo automatico/autonomo e solo attraverso visibilità e analytics si riescono a raggiungere quei livelli di automazione (e semplicità di gestione e manutenzione) che sono i requisiti e le necessità che spesso raccogliamo dal mercato, da parte dei partner e delle aziende loro clienti».

 

Managed Services oggetto del primo grande annuncio

Sono affidati alla voce di Wendy Bahr i primi due grandi annunci rilasciati durante la prima giornata di lavori al Cisco Partner Summit 2017. Il primo riguarda il rilascio di ConnectWise Unite with Cisco, una piattaforma accessibile via web attraverso la quale i partner potranno creare più rapidamente (e con più semplicità) i propri Managed Services (basati su cloud: si parla di servizi che combinano networking, sicurezza e collaboration).

«Quello dei Managed Services è un mercato in fortissima crescita il cui volume di business è già oggi pari a 258 miliardi di dollari – afferma Bahr citando alcuni dati IDC – e rappresenta un’incredibile opportunità per i partner da più prospettive: aumento dei ricavi ricorrenti, accelerazione dei business medio-piccoli, aumento della fidelizzazione della clientela, moltiplicazione del “lifetime customer value”».

Cisco Spark (la piattaforma per la collaboration), Cisco Meraki (la soluzione di Cloud Networking Management), Cisco Umbrella (la Cloud Security Platform targata Cisco) e Cisco Stealthwatch Cloud (la componente tecnologica che porta visibilità e analytics per la sicurezza e la gestione intelligente/intuitiva della rete) sono i quattro pilastri su cui si fonda la nuova piattaforma ConnectWise Unite with Cisco.

«Per i partner significa gestire tutti gli aspetti di vendita, i servizi, monitoring, gestione e manutenzione, contrattualistica e gestione amministrativa, alert e notifiche… tutto da un’unica piattaforma», dice con un certo entusiasmo Bahr.

Per i partner la piattaforma è già disponibile in versione Trial fino al 18 gennaio (per Nord America e Nord/Ovest Europa – nell’area APJ e EMEAR il rilascio è previsto nei prossimi 12 mesi). Il costo è di 10 dollari per cliente per mese ma sono previsti nuovi modelli di pricing a partire dal primo trimestre del 2018 (con i Cisco SmartNet Services).

Un canale che cambia con un programma tutto nuovo

Non è lo spot per il lancio di una nuova trasmissione televisiva, è la grande rivelazione del Cisco Partner Summit 2017 di Dallas.

«Parliamo di semplicità, non possiamo non pensare anche alla semplificazione dei nostri programmi di canale», è la premessa di Wendy Bahr. «Innanzitutto dobbiamo modellare l’ecosistema tenendo conto dei grandi cambiamenti in atto e di ciò di cui hanno davvero bisogno le aziende utenti; questo ci porta a concentrare l’attenzione su cinque tipologie ideali di partnership: reseller, multipartner, IT service providers, partner “DesignIn”, per lo sviluppo congiunto di soluzioni e piattaforme, infine i partner specializzati (soprattutto quelli concentrati sulle verticalità di business e non tecnologiche)».

Le direttrici su cui viene ridefinito il programma di canale:

1) costruire e riconoscere le competenze:

semplificazione del portfolio legato alle specializzazioni tecnologiche (passando dagli attuali 27 programmi di formazione, affiliazione e affiancamento ad 11) e una maggiore focalizzazione sulle verticalizzazioni di business iniziando da Manufacturing, Healthcare e Retail; avvio di un nuovo “Master Networking Specialization”, un programma di formazione ad hoc per migliorare le competenze specifiche in ambito networking, soprattutto alla luce della nuova vision legata al network intuitivo (il programma partirà a Marzo 2018);

2) incentivazioni sul refresh tecnologico:

semplificazione della deal registration per reseller e system integrator (l’idea è rendere più semplice le procedure per “fare business” insieme ai partner riducendo e semplificando i processi di apprivazione per l’avvio dei progetti); nuovo programma di incentivi con focus particolare sul refresh e la migrazione tecnologica (per aiutare partner e aziende a far evolvere le tecnologie, soprattutto quelle legacy in favore di sistemi cloud based);

3) ridefinizione del Lifecycle selling e incentivi per i servizi a reddito ricorrente:

in questo caso si entra nelle competenze di vendita, amministrazione, contrattualistica. L’idea di Cisco è dare ai partner tutti gli strumenti di formazione (compresa la consulenza) necessari a migliorare le capacità di vendita, soprattutto di progetti, soluzioni e servizi. Per i reseller sono previsti nuovi programmi di incentivazione (VIP – Value Incentive Program) soprattutto legati alle soluzioni software per aiutarli ad espandere i servizi che possono rivendere.

#CiscoPS17, la diretta Social con @NicBoldrini


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