Cloud

Migliorini, Aruba: il nostro cloud al servizio del business data-driven dei system integrator

Non tutte le aziende dispongono di infrastrutture adeguate a sostenere la nuova data-driven economy, ed è qui che entra in gioco il cloud. Parla Daniele Migliorini, Sales Engineering Manager in Aruba

Pubblicato il 09 Dic 2018

Maria Teresa Della Mura

Aruba Data Center
Daniele Migliorini - Aruba
Daniele Migliorini, Aruba

Per le aziende di oggi, analytics e velocità sono gli asset indispensabili che abilitano nuovi modelli di business sempre più legati al valore dei dati.
Modelli che richiedono tuttavia infrastrutture tecnologiche adeguate, in grado di sostenere e supportare le richieste computazionali e i requisiti di velocità e scalabilità di una data driven economy, basata sui dati e sulla loro analisi. E di sostenerle e supportarle nel pieno rispetto di tutti i requisiti di compliance normativa e di sicurezza.
“È evidente che non tutte le aziende dispongono di infrastrutture adeguate a sostenere questo che di fatto è un cambiamento epocale, tecnologico e culturale nello stesso tempo – spiega Daniele Migliorini, Sales Engineering Manager in Aruba – ed è qui che entra in gioco il cloud”.

Un esempio concreto della vision di Aruba: SAP in cloud

Per spiegare meglio la sua visione, Migliorini parte da un esempio concreto, sul quale Aruba e i suoi partner si sta confrontando in questi mesi: il passaggio di infrastrutture SAP in cloud.
“È una scelta tecnologica – spiega – che apre però prospettive nuove. Passare dalle precedenti soluzioni SAP ad Hana in cloud, vuol dire fare un passo avanti. Vuol dire rendere disponibili a tutte le aziende nuove funzionalità impensabili sui database legacy, prima accessibili solo ad aziende di classi dimensionali superiori”.
In effetti, SAP Hana richiede appliance hardware certificate e dunque necessita di investimenti importanti dal punto di vista infrastrutturale, cui poi devono aggiungersi i costi delle licenze: requisiti di partenza che rendevano inaccessibili i vantaggi e le opportunità delle soluzioni in-memory alle aziende di più piccole dimensioni.
Ed è qui che entra in gioco quella che Migliorini definisce la “triangolazione perfetta, tra fornitore tecnologico, system integrator e fornitore della soluzione infrastrutturale”.
“Aruba non è un system integrator, non rivende licenze, si propone, piuttosto, come il partner ideale dei system integrator, che possono concentrarsi sul loro business, senza preoccuparsi dell’infrastruttura e della sua gestione”.

Dal cloud la libertà di seguire i propri progetti core

Concentrarsi sul business, per il cliente significa poter sviluppare i propri progetti core, ad esempio quelli correlati alle tematiche di evoluzione verso l’Industry 4.0 oppure allo sviluppo in ottica Internet of Things senza preoccuparsi di infrastrutture obsolete o della mancanza di risorse per aggiornarle in modalità on premise.
“Il cloud può sciogliere l’impasse, abilitando a nuovi modelli di business basati sui dati anche realtà di più piccole dimensioni”.

È una evoluzione di cui le aziende si stanno rendendo conto e sulla quale anche i system integrator stanno allineando la loro proposition, sfruttando tutto quanto viene reso disponibile da Aruba.
“Noi – spiega ancora Migliorini – rendiamo disponibile la nostra infrastruttura, il nostro network di datacenter, completo di tutte le certificazioni e tutti gli accreditamenti a garanzia che i dati siano gestiti secondo quanto previsto dalle norme nazionali e internazionali in termini di sicurezza, compliance e continuità operativa”.

Liberi dal lock-in

C’è un altro aspetto, sul quale Migliorini pone l’accento.
Se è vero che migrando in cloud i clienti finali hanno tutti i vantaggi legati alla possibilità di non investire nell’acquisto dell’hardware, di poter utilizzare un’infrastruttura costantemente aggiornata e monitorata, di potersi concentrare sul proprio business, “è anche vero che scegliendo la nostra infrastruttura il cliente sa di poter farlo senza alcun tipo di vincolo. Non c’è nessun lock in e questo non può che rappresentare un ulteriore elemento di rassicurazione: il cliente può decidere di spostare i propri dati da un cloud provider a un altro, sulla scorta di quanto previsto da OCF, Open Cloud Foundation, l’associazione che ha elaborato un framework che assicura l’apertura del cloud e di cui Aruba fa parte.”.

Gli stessi elementi di rassicurazione, secondo Migliorini, Aruba li offre ai system integrator: “Finora i system integrator basavano il loro modello di business sulla vendita e l’installazione di hardware a casa del loro cliente. Oggi si rivolgono a noi perché il loro cliente l’hardware non lo vuole più. Non vuole spendere, non vuole curarlo, non vuole preoccuparsi di ambienti caldi o freddi. Ma il system integrator ha un obiettivo: non può permettere che l’ERP e i sevizi critici del suo cliente si blocchino. Aruba chiude il cerchio: consente al system integrator di fornire tutto il servizio in cloud, mantenendo intatto il proprio presidio sul cliente, con i propri servizi a valore”.

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