Software house

Un comitato di partner e clienti orienta gli sviluppi futuri di Omnis



La piattaforma di sviluppo, distribuita da Softpi, si indirizza a software house medie e piccole per ERP multipiattaforma. Con una roadmap di aggiornamenti decisi da un board di partner italiani

Loris Frezzato

Pubblicato il 07 Feb 2017


Impronta italiana per una realtà che opera a livello internazionale. L’impronta è quella di Softpi, Software Products Italia per esteso, distributore toscano, che detiene il 50% di Omnis Italia, dividendone le restanti quote con altri 5 aziende socie, con le quali è stato recentemente organizzato un board, un comitato tecnico e decisionale sulle strategie da adottare per portare con efficacia sul mercato le tecnologie di sviluppo multipiattaforma, focus dell’offerta di Omnis.

Andrea Guidi, responsabile servizio commerciale Softpi, oltre che presidente di Omnis Italia

«In Italia è stato istituito una sorta di hub tecnologico del Gruppo Omnis, per definire le evoluzioni tecnologiche della piattaforma di sviluppo, un tempo appartenuta a Tigerlogic – dettaglia Andrea Guidi, responsabile del servizio commerciale di Softpi, oltre che presidente di Omnis Italia -. Per questo motivo abbiamo attivato un comitato che si occupa di raccogliere le esigenze e istanze dei nostri partner e clienti, tipicamente operatori del canale con competenze di sviluppo software, per tenerne conto nelle fasi di aggiornamento prodotto o sviluppare risposte ad hoc».
Softpi è dal 1994 che ha nel proprio listino il brand Omnis, in forma di distribuzione in esclusiva per il mercato italiano, un marchio che completa l’altra linea d’offerta del distributore, che si focalizza storicamente sui prodotti SAP, sia licenze full sia prodotti OEM. Offerte da indirizzare al mercato nazionale di software house strutturate o di piccoli sviluppatori.
«Omnis rende semplice lo sviluppo di applicazioni multipiattaforma, indipendentemente che si tratti di soluzioni per mobile o fisso, per desktop collegati al server, per Web o su app, per piattaforme mobili, sia Android sia iOS – prosegue Guidi -. Basandosi su un prodotto che era di Tigerlogic, acquisita anni fa attraverso una cordata. Oggi Omnis è di proprietà della holding inglese OLS, di cui Omnis Italia detiene il 50% e ha quattro uffici nel mondo: uno vicino a Londra, dove risiedono tutte le attività di ricerca e sviluppo; quindi uffici ad Amburgo, a Parigi e a Portland, in Oregon, oltre, ovviamente, alla filiale italiana, presso la sede di Software Products Italia, a Sesto Fiorentino. Un riassestamento del brand che ancora non si è completamente concluso, e che presto porterà l’azienda a chiamarsi Omnis Software, con la totale scomparsa del marchio Tigerlogics, che ancora permaneva su alcune linee di prodotti».
Prodotti che, dicevamo, Omnis e il suo distributore indirizzano a una rete di clienti/partner fatta di sviluppatori di ERP, che oggi è in grado di supportare proprio attraverso l’aiuto del comitato tecnico, cui partecipa direttamente Omnis Italia e alcune aziende che sviluppano sulla piattaforma, per raccogliere informazioni utili che poi vengono girate al reparto R&D londinese in modo da orientare gli sviluppi futuri.
Tra le altre aziende che costituiscono il comitato, rientra Four Solution di Modena, partner storico del brand, che ha un proprio ERP (Target Cross) basato su Omnis, destinato alle medie aziende, e che segue un alto parco di installato, con diverse postazioni lavoro. Quindi la 888 Software Products di Rovigo, che ha sviluppato diversi software su piattaforma Omnis orientati al settore delle costruzioni e agli studi tecnici, compresa la PA. Altri nomi sono poi la P.I. Computers di Alessandria, rivenditore storico di Target Cross di Four Solution; la Dueesseti di Como, sempre partner Target Cross e, infine, la Cauto di Brescia, la quale ha un focus su gestione dei rifiuti e attività sul sociale, la quale ha sviluppato in casa un software per gestire le loro attività basato su Omnis. A riprova della semplicità dello sviluppo sulla piattaforma Omnis. Oltre a queste società che sono parte del comitato, il parco clienti italiani è di un centinaio circa di aziende software house. Sia di medie sia di piccolissime dimensioni.
«Come Softpi siamo particolarmente attivi nel supporto e nello sviluppo del canale – conclude Guidi -. Stiamo infatti facendo un’intensa attività di recruiting e stiamo sviluppando anche la copertura di altri Paesi, per trovare distributori sia in Europa sia in Sud America. Negli USA invece, dove c’è un installato importantissimo di Tigerlogic, vedremo come muoverci al meglio per una copertura e supporto ottimale del prodotto e della vendita».

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