Swatch sfida Apple ed entra in campo nell’arena degli smart watch

L’amministratore delegato della casa svizzera, Nick Hayeck jr, demolisce l’iWatch (definito un giocattolo interessante) e annuncia il varo di nuovi modelli di orologi intelligenti, dopo il primo (dedicato al volley) presentato nelle scorse settimane

Pubblicato il 24 Ago 2015

Gianluigi Torchiani

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Swatch Touch zero one

Si accende la battaglia nel mondo degli smart band o degli smart watch, già infiammata nei mesi scorsi dall’ingresso di Apple con il suo iWatch. A scendere definitivamente in campo è stato uno dei nomi più celebri del mondo “tradizionale“ dell’orologistica, la svizzera Swatch. Che in realtà bazzicava nel mondo degli orologi intelligenti perlomeno dal 2003, quando era stata siglata una partnership (poi successivamente sciolta) con Microsoft. Il primo vero e proprio smartphone dell’azienda è stato però lanciato soltanto nelle scorse settimane, in occasione del campionato europeo di beach volley che si è svolto a Klagenfurt, in Austria. E non è stato un caso, perché il Touch Zero One è specificatamente dedicato ai praticanti di questa disciplina o, comunque, della pallavolo. L’orologio connesso registra, ad esempio, il numero di volte che un giocatore tocca la palla, oltre all’intensità dello sforzo o alla potenza della schiacciata, alla distanza percorsa e alle calorie bruciate.

Qualcuno si sarebbe potuto aspettare che la casa svizzera potesse fermarsi qui, invece, il suo amministratore delegato, Nick Hayek Jr, ha annunciato il varo di una vera e propria strategia in ambito Smartwatch. Che sembra voler contrastare il predominio previsto nel settore proprio di Apple, nonostante le vendite di iWatch stiano andando un po’ meno bene delle previsioni. Infatti Hayeck ha evidenziato come in futuro saranno lanciati vari modelli di smartwatch. In particolare Swatch punta a lanciare il Touch Zero Two per l’anno prossimo in occasione delle Olimpiadi di Rio de Janeiro. La differenza rispetto alla strategia di casa Apple (ma anche rispetto al mondo Android) è evidente: Swatch non sembra puntare alla commercializzazione di uno smart band onnicomprensivo, ma piuttosto a vendere tanti prodotti “specializzati” e in grado di svolgere al meglio poche determinate funzioni, in ambito sportivo ma non solo.

Non a caso Hayek ha tirato una vera e propria bordata all’orologio di Apple, definendolo “ un giocattolo interessante, ma non una rivoluzione”. L’ad di Swatch ha poi puntato il dito contro la scarsa autonomia del dispositivo Apple e ha ribadito la volontà di costruire smart band capaci di durare anche per mesi. Hayek ha pure criticato la collaborazione di TAG Heuer con Google e Intel. A parte le battute, più o meno nelle stesse ore sui media è rimbalzata la notizia che la società svizzera ha messo il cappello sulla celebre frase “One more thing” che il fondatore di Apple, Steve Jobs, pronunciava alla fine di ogni keynote. Più precisamente l’azienda elvetica ha infatti acquisito i diritti per dieci anni sulla frase “Swatch One More Thing“. Una sorta di rivincita su Apple, visto che nei mesi scorsi Swatch non è riuscita a fermare la casa di Cupertino dall’utilizzo del marchio “iWatch”, ritenuto troppo simile al proprio.Insomma, Swatch è pronta per la battaglia degli smart band e sarà interessante capire che tipo di strategia commerciale e distributiva sarà intenzionata ad applicare per avere successo in questo ambito.

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