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Partner, investite sulla formazione, ecco il programma di Check Point – VIDEO

Il vendor specializzato in sicurezza chiede ai suoi rivenditori un maggiore coraggio. Raffaella Zilli, Distribution Manager, racconta il nuovo programma di canale

Pubblicato il 24 Feb 2015

Gianluigi Torchiani

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Offrire sicurezza totale a reti, dati ed endpoint, grazie a una singola infrastruttura di gestione, diminuendo la complessità e riducendo i costi totali di possesso. Nel sempre più affollato mondo della sicurezza, c’è una realtà che, così, si sta facendo largo. Strategia precisa quella di Check Point Software Technologies, che basa il suo modello commerciale sul rapporto con i partner, come racconta Raffaella Zilli, Distribution Manager di Check Point Software Technologies Italia: « La nostra strategia di canale di Check Point è basata esclusivamente sulla vendita tramite distributori e rivenditori autorizzati. Abbiamo lanciato lo scorso gennaio un nuovo programma di canale che sarà ulteriormente motivante e sfidante per i nostri partner, in quanto gli permetterà di qualificarsi meglio e di ottenere un superiore livello di preparazione e certificazione. È un programma flessibile, molti partner sono senza dubbio avvantaggiati da questo cambio, altri dovranno fare ulteriori step per raggiungere un livello di preparazione adeguato».

Insomma, i partner per Check Point sono sempre più un elemento fondamentale per la catena di vendita, ma devono essere in possesso di quelle competenze che gli permettano di proporsi sul mercato come veri e propri consulenti a 360 gradi nell’ambito della sicurezza informatica. Ad esempio, una delle opportunità più recenti per il canale si trova in ambito mobile enterprise, con il lancio lo scorso ottobre di Capsule, una soluzione multilivello che consente di proteggere i dati che transitano su device mobili.

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