Iniziative

VEM Sistemi guida l’innovazione con il nuovo DEMO Lab sul Cloud distribuito

Con la collaborazione di diversi partner, il system integrator ha realizzato uno spazio altamente tecnologico dedicato all’evoluzione del paradigma data center che si sta trasformando in un vero e proprio Cloud Distribuito

Pubblicato il 04 Ago 2023

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Collaborando con una nutrita serie di partner strategici come Cisco, Check Point, NetApp, RedHat, Rubrik e Schneider Electric, VEM Sistemi ha creato un “paese delle meraviglie” tecnologico che mette in mostra l’evoluzione delle infrastrutture nello spazio del Cloud Distribuito. Il DEMO Lab, ospitato all’interno di VEGA (VEM Experience Garden & Academy) nella sede di Forlì, testimonia l’impegno del system integrator nei confronti di questo paradigma.

Non a caso, nelle scorse settimane ha completato l’acquisizione del 67% di NEEN Spa, un Managed Cloud Provider specializzato nella progettazione e gestione di infrastrutture distribuite e ad alta affidabilità, tra i primi in Italia ad avere competenze su sistemi elastici e a introdurre il Cloud nella gestione dei servizi IT. Grazie a questa operazione, il gruppo VEM sarà ora in grado di offrire servizi Cloud Native ai propri clienti completando così l’offerta di servizi erogati che si fonda su quattro pillar: technology integration con VEM sistemi, cyber security con Certego, software development con mydev e infine Cloud integration con NEEN.

VEM Sistemi svela il paradigma del cloud distribuito

Il DEMO Lab rappresenta l’epitome dell’innovazione nel panorama dei Data Center. Con la transizione al cloud distribuito, in cui i dati e i carichi di lavoro passano senza soluzione di continuità tra infrastrutture locali e pubbliche, VEM guida la trasformazione con tecnologie all’avanguardia. L’amministratore delegato Stefano Bossi sottolinea l’obiettivo del laboratorio: “La nostra missione è rendere semplice per i nostri clienti l’adozione e la fruizione di tecnologie e servizi che sottendono una elevata complessità di integrazione”. Ciò consente alle aziende di creare cloud distribuiti privati ​​che si adattano rapidamente alle reali esigenze aziendali, pur mantenendo una forte attenzione alla sicurezza e alla continuità del servizio.

Nello specifico il DEMO Lab ospita uno Schneider Electric SmartBunker, che esemplifica la tendenza in crescita degli Edge Data Center specializzati, integrando i servizi cloud con vantaggi di prossimità per i processi che richiedono bassa latenza, sovranità dei dati e risposte quasi in tempo reale. Inoltre, i visitatori del laboratorio possono assistere alla perfetta integrazione di applicazioni tradizionali e native del cloud attraverso le macchine iperconvergenti Cisco HyperFlex, sapientemente combinate con le tecnologie Red Hat OpenShift.

Una straordinaria dimostrazione mostra come le aziende possono facilmente incorporare risorse e funzioni di qualsiasi provider cloud nei loro data center fisici, consentendo alle applicazioni native del cloud di funzionare in modo ottimale. Questa integrazione strategica consente alle aziende di soddisfare le fluttuazioni della domanda di traffico, aggiornare i servizi senza interruzioni e allinearsi con un approccio basato su DevOps per il miglioramento continuo.

In mezzo alla crescente minaccia di attacchi informatici, il DEMO Lab affronta l’aspetto critico della sicurezza con soluzioni solide. Il servizio Cloud Secure e Data Sense di NetApp rafforza la difesa in tempo reale contro gli attacchi ransomware, mentre il servizio Radar di Rubrik valuta le minacce di backup dei file server e facilita il ripristino informatico, garantendo che i dati rimangano incontaminati.

La suite di sicurezza informatica è rafforzata dalle tecnologie di Check Point, tra cui Maestro, che porta nei data center una scalabilità orizzontale simile al mondo cloud, e CloudGuard, che salvaguarda l’infrastruttura del cloud pubblico con una logica di protezione on-premise.

Andrea Giuliani Head of Design Delivery tiene a spendere due parole sul fatto che in uno scenario che vede tutte le aziende intraprendere percorsi verso il cloud, poter visitare la nuova sede e toccare con mano le infrastrutture coinvolte permette di capire meglio gli ambiti di applicazione nelle loro realtà. “Auspichiamo che una visita all’Experience Center possa dimostrare ai nostri clienti come un’infrastruttura ben progettata consenta di creare ed eseguire applicazioni scalabili in ambienti moderni e dinamici, lavorando attraverso una solida automazione, così da avere i sistemi e le risorse più resilienti, gestibili e osservabili”.

Un progetto fondato su formazione, sperimentazione e condivisione

Il DEMO Lab trova la sua casa nel VEGA Experience Center, un progetto visionario che promuove una filosofia aziendale aperta. Qui si intersecano gli ambiti della formazione, della sperimentazione e della condivisione delle conoscenze, offrendo uno spazio ideale per progetti di innovazione, start-up, ricerca, seminari, eventi e formazione. Mentre nell’area Experience è possibile esplorare le migliori soluzioni e tecnologie dedicate ai temi del workplace management, della digital resilience e della digital transformation, l’area Garden offre un contesto per ospitare momenti di incontro ed eventi, e dove poter stimolare la crescita di nuovi talenti.

Fiore all’occhiello del progetto VEGA è l’Academy, di cui Davide Stefanelli, Presidente di VEM sottolinea la volontà di dedicare investimenti, spazi, laboratori e docenti a questo progetto e dare il proprio contributo per accelerare il processo di formazione di nuovi professionisti, indispensabili in un mondo sempre più digitalizzato. Inoltre, spiega che gli spazi della Academy sono stati progettati per ospitare il corso triennale di laurea a orientamento professionale in “Tecnologie dei Sistemi Informaticidell’Università di Bologna, di cui VEM sistemi è partner.

Un percorso di studi caratterizzato da un approccio didattico innovativo orientato al più rapido inserimento deli studenti nel mondo del lavoro. Questi ultimi infatti, dopo lo svolgimento del primo anno Universitario presso la sede di Cesena, proseguono il percorso direttamente all’interno dell’Academy VEM dove gli stessi professionisti svolgono il ruolo di docenti.

“La sfida per il prossimo futuro non è solo di attrarre persone dal territorio – prosegue Stefanelli – ma insieme all’università è quello di cercare di capire come potenziare la formazione per attrarre anche persone fuori regione e dall’estero con moduli di insegnamento interamente in inglese”.

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