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HPE indica la strada ai partner: il futuro è ibrido

HPE ha radunato i suoi partner a Las Vegas e la Ceo Meg Whitman ha lanciato una serie di messaggi chiari. Invitando anche il canale ad acquisire nuove competenze

Pubblicato il 09 Giu 2017

Gianluigi Torchiani

whitman

I tempi dello spin-off da HP e dello shock dei primi tempi sembrano lontani: la HPE che ha convocato i suoi partner a Las Vegas con il suo tradizionale HPE Discover ha una strategia chiara e definita. Che naturalmente passa per un ruolo centrale del canale. E non potrebbe essere altrimenti dato che oltre il 70% delle entrate di HPE legate alle infrastrutture arrivano attraverso il lavoro del suo ecosistema di partner. Ai quali il CEO di HPE, Meg Whitman, ha voluto lasciare una chiara indicazione tecnologica: HPE punta tutte le sue carte sull’Hybrid IT, come peraltro era già chiaro con le scelte di Synergy e sul fronte dell’iperconvergenza. Il messaggio però, è ancora più chiaro: ai suoi alleati la Whitman ha voluto ribadire che non tutto si sta muovendo verso il public cloud e che, anzi, esiste una certa tendenza al ritorno verso il caro e vecchio on premise. Bocciatura dunque per la nuvola in versione pubblica, dove, per intenderci, dominano attori come AWS, Microsoft e Google e che invece la multinazionale ha abbandonato da tempo, favorendo iniziative come quelle di OpenStack e Cloud28+, che favoriscono appunto la modalità ibrida.

Nuove acquisizioni in vista per HPE

Che ovviamente è favorita anche dalle infrastrutture lanciate negli ultimi tempi da HPE, perlopiù software defined, studiate per favorire la dinamicità e il lavoro delle aziende. In questo senso vanno anche viste le acquisizioni fatte dal gruppo, tra cui SGI, SimpliVity, Cloud Cruiser e Nimble Storage, che nell’ottica di HPE possono assicurare anche rilevanti opportunità di nuovi business per quegli operatori di canale capaci di cogliere le occasioni. Tra l’altro la possibilità di ulteriori mosse sul mercato è stata dichiarata pubblicamente dalla stessa Whitman. Che ha parlato chiaro ai partner anche sotto altri punti di vista: ad esempio con l’esortazione a costruire e migliorare le proprie capacità sul fronte dei servizi alle imprese. Non a caso a Las Vegas sono stati annunciati nuovi benefici e opportunità per PointNext, il programma HPE dedicato per l’appunto al mondo dei servizi. Qualche cambiamento è stato introdotto anche per Partner Ready, il programma di canale di casa, con l’aggiunta di quattro nuove competenze, che dunque ora sono: Rapid Provisioning, Enterprise Private and Hybrid Cloud and Private Cloud Express; Data Management and Analytics with SAP HANA; Mobile First Campus. L’obiettivo è sempre quello di favorire un più rapido rilascio delle tecnologie HPE a beneficio dei clienti.

I server più sicuri del mondo

A proposito di tecnologie, i recenti allarmi sulla sicurezza hanno dato il là ad HPE per presentare con la giusta dose di enfasi la nuova infrastruttura di server Gen10, presentata come la più sicura al mondo. Tornando invece ai rapporti vendor-partner, sono state introdotte delle semplificazioni a beneficio dei Silver partner, che sono poi quelli che vanno verso il mercato SMB, sul fronte delle specializzazioni di prodotto. Inoltre si cercherà di favorire le competenze del canale nell’area digital marketing, ritenuta strategica da HPE ma che i partner non hanno ancora affrontato in maniera adeguata. Infine a Las Vegas HPE ha cercato di mostrare il suo volto aperto, ad esempio sul fronte Docker. Inoltre ci sono stati grandi segnali di attenzione verso il mondo ISV, come testimonia la partnership annunciata con Wipro, specializzato nelle infrastrutture as a service. Di questa apertura verso l’esterno e contaminazione, ovviamente, dovrebbero beneficiare anche i partner.

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