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Al via la nuova era di HP: operativa la divisione in due società indipendenti

Dal primo di novembre ci sono due società: Hewlett Packard Enterprise, dedicata a server, storage, software e networking e servizi per le imprese e HP Inc, che lavorerà su pc e stampanti. Cosa cambia per i partner e per il mercato

Pubblicato il 02 Nov 2015

Gianluigi Torchiani

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Dopo un anno di preparativi, da ieri HP ha cessato di esistere come un’unica compagnia: al suo posto restano due società comunque molto grandi, operanti in due segmenti di business profondamente diversi. Da una parte, infatti, c’è ora Hewlett Packard Enterprise – dedicata a server, storage, software e networking e servizi per le imprese – e dall’altra HP Inc, che lavorerà su pc e stampanti. Hewlett Packard Enterprise avrà circa 252,000 impiegati, contro i circa 50,000 di HP Inc che, però, almeno per il momento, è la compagnia maggiore, poiché le attività ad essa riconducibili hanno prodotto un giro d’affari di 57.3 miliardi di dollari nel 2014, mentre quelle di Hewlett Packard Enterprise non sono andate oltre i 53 miliardi. Le due compagnie saranno indipendenti, anche se comunque resteranno vicine, poiché entrambe continueranno ad avere il proprio centro direzionale a Palo Alto, condividendo tra l’altro una struttura importante come l’HP Labs research and development center.

Il tempo dirà se la separazione sarà stata la soluzione più efficace per la multinazionale americanata. Quel che è certo è che si è trattato di una mossa molto controcorrente, in un momento in cui – basti pensare all’acquisizione di EMC da parte di Dell – la tendenza sembra essere piuttosto quella di un consolidamento del panorama IT mondiale. Ma quali sono state le ragioni alla base dello split della società? La ragione ufficiale, già esplicitata dal numero uno della società, Meg Whitman, un anno fa, è quella di mettere le due HP nella posizione migliore non solo per sopravvivere ma anche per prosperare, considerato il momento di trasformazioni epocali che sta vivendo l’attuale mercato IT mondiale, che sta favorendo il consolidarsi di nuovi player e mettendo invece in difficoltà le società storiche come HP. La speranza, dunque, è che la rifocalizzazione in due ambiti ben distinti possa stimolare energie, innovazione e velocità di risposta all’interno dei due gruppi, favorendo così anche una maggiore interesse del mercato.

Stefano Venturi, Amministratore Delegato Gruppo Hewlett-Packard in Italia e Corporate Vice President di Hewlett-Packard Inc.

Più precisamente, la strategia di Hewlett Packard enterprise, come ha raccontato il nuovo numero uno italiano Stefano Venturi, è quella di concentrarsi su quattro aree chiave del mondo enterprise: innanzitutto lo sviluppo di un’infrastruttura IT ibrida, ritenuta la via tecnologica migliore per il business dei clienti Hewlett Packard. In questo senso va letto il recente addio al cloud pubblico e la scelta di puntare tutto sulla versione di Open stack. Gli altri obiettivi sono quelli di aiutare le imprese a proteggere i propri assets digitali, nonchè permettere ai clienti di utilizzare il 100% dei propri dati per velocizzare e migliorare le proprie decisioni di business. E, infine, creare esperienze digitali e mobili per i clienti, impiegati e partner al fine di aumentare la produttività delle aziende. In tutto questo scenario i partner continueranno a giocare un ruolo fondamentale per entrambe le società: «Il canale resta un dei motori principali per il nostro business – ha spiegato Venturi nelle scorse settimane -. Con i partner abbiamo da tempo avviato programmi di affiancamento e di supporto che stanno limitando al minimo l’impatto della separation. I contatti e gli interlocutori sono diversi da tempo così come i programmi dedicati. Il business e i meccanismi di ingaggio saranno sempre più efficaci e rapidi».

Il nuovo logo di Hewlett Packard Enterprise

A fine ottobre sono poi arrivati ufficialmente i due nuovi partner programm della società, ribattezzati Partner First e Partner Ready, rispettivamente per HP Inc. e Hewlett Packard Enterprise, che comunque non prevedono clamorosi cambiamenti rispetto al precedente programma di canale unitario, HP PartnerOne, anche per non frastornare eccessivamente i partner, già alle prese con lo split e tutte le conseguenze del caso. Dichiaratamente orientato alla vendita di soluzioni è Partner Ready, il programma di Hewlett Packard Enterprise, che si propone di mettere in grado i partner di fornire soluzioni che permetteranno ai clienti di evolvere verso un nuovo stile di business. Per HP Inc. prevede un ampliamento dei percorsi previsti dal programma HP Partner One e il varo di un nuovo Integration Track. «Nello scenario di business sempre più competitivo di oggi, le aziende sono concentrate più che mai sui risultati. Restiamo concentrati sul nostro canale di partner per aiutarli ad accelerare la crescita mediante la proposizione di soluzioni tecnologiche complete che soddisfino le richieste dei clienti di oggi. Siamo entusiasti di iniziare questo nuovo capitolo insieme», ha commentato Meg Whitman, confermatissimo ceo di HPE, cercando di rassicurare vecchi e (potenziali) nuovi partner.

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