M&A

Three Hills Capital Partners investirà in Digital360

L’operazione prevede un accordo vincolante di investimento che porterà al delistining di Digital360 da Piazza Affari

Pubblicato il 19 Mag 2023

Digital360

Importante novità per Digital360:  il fondo di private equity Three Hills Capital Partners, tramite TH Alessandro S.r.l. (“THCP”) ha sottoscritto con gli azionisti di riferimento Andrea Rangone, Mariano Corso, Alessandro Perego, Gabriele Faggioli e Raffaello Balocco un accordo vincolante di investimento, il cui perfezionamento determinerà l’insorgere dell’obbligo di promuovere un’offerta pubblica di acquisto obbligatoria sulle azioni ordinarie della Società finalizzata al delisting, cioè all’addio alla quotazione. Come mette in evidenza il comunicato diffuso dal gruppo, l’operazione apre un nuovo capitolo nella storia di Digital360, dopo l’esperienza di successo della quotazione su Euronext Growth Milan avvenuta nel giugno del 2017, che in 6 anni ha portato ad una crescita del titolo pari al 365% con una capitalizzazione passata da o 17,7 milioni di euro a circa 110 milioni, permettendo al Gruppo Digital360 di diventare un player di eccellenza in Italia e all’estero, anche grazie al completamento di oltre 30 acquisizioni.

L’esito finale dell’operazione

Il risultato finale dell’operazione sarà la nascita di una Newco, D360 Holding S.p.A,, di cui THCP deterrà una quota di minoranza del capitale sociale di NewCo compresa tra 28-35% a seconda dei risultati dell’offerta, mentre il restante 72-65% sarà detenuto, pro quota, dagli Azionisti di riferimento e dagli altri azionisti di minoranza. L’obiettivo, naturalmente, è quello di sostenere la crescita futura di Digital360: nel primo trimestre del 2023 il Gruppo Digital360, sulla base di tutte le società presenti nel Gruppo al 31 marzo 2023, incluse quelle acquisite nei primi 3 mesi dell’anno, ha ottenuto ricavi pro-forma pari ad Euro 20,6 milioni. Per l’esercizio 2023 sono previsti ricavi pari ad oltre Euro 90 milioni, con una crescita attesa sul 2022 pari a circa il 20% (includendo anche le nuove società acquisite nei primi 3 mesi dell’anno), e un EBITDA margin pari a circa il 17%.

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