TechCompanies Lab 2019

Cloud, Ai, IoT e sicurezza: opportunità da non perdere per le Tech Companies

La recente edizione del Tech Companies Lab è stata l’occasione di fare il punto sulle potenzialità di business delle tecnologie innovative per le Tech Company

Pubblicato il 08 Nov 2019

Gianluigi Torchiani

techcompanies lab 2019

La crescita delle Tech Companies sui mercati nazionali ed esteri passa da diversi elementi, ma sicuramente un elemento prioritario è rappresentato dalla capacità di affrontare le nuove tecnologie e di declinarle con successo nelle aziende clienti. Se n’è avuta conferma in occasione di Tech Companies Lab, l’evento organizzato dal Gruppo Digital 360 dedicato alle aziende del trade ICT italiano. La tecnologia che ormai non può più essere ignorata è sicuramente il cloud che, dopo una partenza non esaltante, ha toccato ormai gli stessi tassi di crescita del mercato americano. Il trend interessa imprese di tutti i settori e dimensioni.

Un sondaggio condotto dall’Osservatorio Cloud del Politecnico di Milano su 199 grandi imprese italiane ha evidenziato come ben l’89% utilizzano o utilizzeranno entro il prossimo anno servizi di public cloud, perché ritenuto capace di aumentare l’agilità del business e quella IT aziendale, nonché la velocità di delivery. Il fenomeno è naturalmente più accentuato presso le start up – che di norma adottano un approccio full cloud – piuttosto che presso quelle aziende che hanno a che fare con un patrimonio legacy più o meno consistente.

Come cavalcare il trend del cloud

La strada delle imprese consolidate sarà soprattutto quella di puntare su modello ibrido, dal momento che soltanto una stretta minoranza di aziende si aspetta che tutto quanto il proprio patrimonio ICT possa rimanere on premises. In questo senso, come ha messo in evidenza il responsabile dell’Osservatorio, Stefano Mainetti, la strategia vincente per i partner è quella di abilitare passo dopo passo la trasformazione digitale del cliente.

flecchia tech companies lab 2019

Più articolata è per le Tech Companies la strada di cogliere le opportunità dell’Internet of Things, una tecnologia sempre più in crescita per effetto dell’aumentata diffusione dei dispositivi connessi. Ma come ha sintetizzato Luca Flecchia, Data Driven Innovation di P4I – Partners4Innovation, “Raccogliere i dati non basta, è una condizione necessaria ma non sufficiente per creare un vantaggio competitivo per le aziende. Bisogna dunque passare da un approccio Data Driven a uno insight-driven. In questo senso le soluzioni devono parlare all’IT ma anche e soprattutto al business, che è poi quello che spinge le imprese a investire, come dimostra il successo di Industria 4.0 e il progressivo affermarsi di tendenze come quelle della servitization. Si tratta di una opportunità spaventosa per le aziende di canale, ma serve avere la capa sviluppare nuove competenze, indispensabile per fare progetti di questo tipo”.

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I cambiamenti nel mondo della sicurezza

Tra queste competenze c’è sicuramente anche la sicurezza, che la minaccia crescente del cybercrime ha spinto le aziende a prendere seriamente in considerazione. Un panorama, quello della Cybersecurity, che è cambiato rispetto al recente passato,  come ha messo in evidenza Alessio Pennasilico, Information & Cyber Security Advisor, P4I-Partners4Innovation: “Prima non c’erano soluzioni per rispondere adeguatamente alle minacce, oggi sul mercato forse ce ne sono persino troppe e non si sa quali scegliere, creando perciò un certo spaesamento delle aziende. In generale oggi riveste un’importanza fondamentale la fase della detection, per arrivare a scoprire prima possibile gli incidenti di sicurezza, così da mettere in atto le opportune mosse di risposta in tempi rapidi”.

Le medie aziende italiane hanno poi necessità di affidarsi a qualcuno che sappia fare questo lavoro: la scelta dell’approccio MSP può perciò rivelarsi il modello giusto per fare sicurezza, dal momento che la capacità del commercialista di gestire la protezione dei propri strumenti IT è sicuramente inferiore a quella di soluzioni validate e costantemente aggiornate via cloud. Su questa linea concorda anche un vendor come Cyberoo: “Il nostro canale preferenziale sono i system integrator, che possono avvalersi di Cyberoo come specialista della cybersecurity. Noi crediamo molto nel modello Msp: la semplice vendita di un prodotto di sicurezza non è sufficiente per mettere al sicuro le aziende. Una gestione esterna e continuativa può invece garantire un certo livello di sicurezza e stabilità”, spiega il Cyber security Manager Roberto Veca.

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L’approccio all’intelligenza artificiale

Più allo stadio iniziale, ma comunque presenti, sono invece le opportunità presenti nel campo dell’intelligenza artificiale: “C’è una maggiore consapevolezza e il numero di sperimentazioni guidate dal business è aumentato negli ultimi 3 anni. ci sono grandi opportunità per chi è capace di effettuare attività di integrazione. Alle Tech Companies è comunque richiesta una profonda conoscenza per offrire servizi sul mercato. Ritengo necessario che si creino delle figure di interconnessione, in particolare penso al ruolo dell’architetto della AI, che si dovrà occupare di sviluppare soluzioni coerenti con le esigenze dell’azienda”, conclude Alessandro Piva, Direttore dell’Osservatorio Intelligenza artificiale del Polimi.

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