L’affare Esprinet-Itway mostra dove va la distribuzione IT

Isabel Aranda di Context e Andrea Gaschi di Partners4Innovation raccontano a Digital4Trade le implicazioni dell’operazione: la tendenza è quella della concentrazione, indispensabile per salvaguardare i margini nel mercato IT

Pubblicato il 26 Ott 2016

Gianluigi Torchiani

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Il mercato della distribuzione italiana è stato sconvolto nei giorni scorsi dalla notizia dell’acquisizione di Itway Vad da parte del gruppo Esprinet. Una mossa arrivata a sorpresa, che lascia aperti diversi interrogativi sul futuro della distribuzione italiana nel suo complesso. Secondo ad esempio Isabel Aranda, country manager italiana della società di analisi Context «Questa operazione è parte di un’onda di consolidamento in atto in Europa, dato che le imprese cercano di massimizzare l’efficienza necessaria per il mercato distributivo, in modo da poter andare avanti con il business. Ci sono infatti anche a livello europeo dei distributori che stanno raggiungendo degli accordi con altri player. Insomma, il mercato si sta consolidando e, anzi, si può dire che il processo di concentrazione è in atto da ormai diversi anni. Anche in Italia, che pure per certi versi è un mercato particolare rispetto ad altri Paesi europei».

Andrea Gaschi, Associate Partner Partners4Innovation

Sulla stessa linea anche Andrea Gaschi, associate Partner di Partners4Innovation: «Dal mio punto di vista è molto evidente come Esprinet stia perseguendo con decisione una strategia precisa, poiché tutte le loro ultime acquisizioni vanno tutte nella stessa direzione. L’acquisizione del ramo VAD di ITWay – specializzata in soluzioni software per la Security e per il funzionamento dei server – segue infatti quelle di EDSLan in Italia (ambiti Networking e UCC) e Vinzeo in Spagna che offre anche le soluzioni HPE. Con l’obiettivo, cioè, di espandere la componente a valore: è chiaro che loro leader di mercato e sono tra i più attivi, anche se gli altri player non dormono di certo. L’acquisizione di Itway Vad è poi una conferma anche della tendenza alla concentrazione del settore, in un mercato dove già non ci sono poi tantissimi attori. Concentrazione che è in atto da tempo: ci sono operatori che in passato sono usciti di scena, altri che sono falliti. Questo trend c’è perché il settore, più di altri, spinge in quella direzione. La concentrazione, inoltre, non va verso tutte le strade ma va verso una precisa direzione, quella del valore. Si pensi in particolare alle acquisizioni di Computerlinks da parte di Arrow ECS, di Accadis da parte di Computer Gross e di Sidin da parte di Exclusive Networks. Esprinet cerca di farlo anche a livello internazionale, come dimostrano le mosse in Spagna, dove ha acquisito Vinzeo».

Ma qual è il vero vantaggio del consolidamento? « Il punto centrale è che la distribuzione IT funziona quando ci sono volumi rilevanti, per questo motivo tutti cercano di fare scala. Facendo tanti volumi un distributore riesce a ottenere prezzi migliori dai vendor, riuscendo così a conservare e proteggere i margini ridottissimi che ci sono nel settore IT», evidenzia Gaschi.

Questo significa che per i piccoli distributori sarà più difficile sopravvivere? «Il piccolo funziona meglio quando è altamente specializzato, quando riesce a ricavarsi uno spazio in cui ha delle competenze molto forti. D’altra parte, però, queste realtà possono però diventare appetibile per i player più grandi, che possono essere tentati di completare la propria offerta, acquisendoli. Insomma, sicuramente dovremmo aspettarci ulteriori acquisizioni anche in futuro», conclude Gaschi.

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