Mercati

I notebook riprendono slancio nell’area Emea

Le vendite sono state trainate dal segmento commercial. Male invece l’andamento del mondo consumer e dei PC Desktop

Pubblicato il 27 Lug 2016

Gianluigi Torchiani

portatile

Sorpresa: nell’area Emea il mercato dei PC va meno peggio del previsto, anche se per il momento il segno dominante è ancora quello meno. Lo rivela l’analisi di IDC relativa al secondo trimestre del 2016 sulle consegne di pc in Europa, Medio Oriente e Africa. Nel periodo preso in esame, infatti, sono state commercializzate 16,1 milioni di unità di dispositivi, per una diminuzione su base annua del 4,7%. Le diverse macro aree geografiche hanno visto andamenti diversi: per l’Europa occidentale si può parlare di una sorta di stabilizzazione (-0,8%), mentre Europa centrale/Orientale e Medio Oriente/Africa accusano passi indietro decisamente più significativi (rispettivamente a -8,5% e -13,3%).

Differenti anche gli andamenti delle diverse tecnologie: il calo dei notebook nell’area Emea è stato contenuto (-1,7%), mentre nella sola Europa occidentale le vendite sono aumentate del 4,1%, trainate dal segmento commerciale che ha registrato un incremento del 10,5%. Il segmento commerciale dei pc portatili ha ottenuto nell’intera area Emea un lusinghiero +3,7%. Al contrario, il mercato dei notebook consumer ha continuato a diminuire. Tutt’altra musica per i PC desktop, che hanno registrato una flessione del 10% nell’intera regione, in linea con le previsioni.

Il successo dei notebook in Europa occidentale è frutto di diversi fattori: tra questi la domanda del mondo della didattica, soprattutto nei Paesi nordici, ma anche della domanda del mondo business per Windows 10 (anche se i rinnovi non sono ancora sostenuti) e dei nuovi progetti basati su Skylake. Su questo quadro, incombe per il futuro l’effetto Brexit: la previsione di IDC è che il clima di incertezza possa spingere sia imprese che consumatori finali a rinviare le proprie scelte d’acquisto. Le fluttuazioni dei cambi potrebbero poi spingere nei prossimi mesi a un rialzo dei prezzi dei dispositivi, fenomeno che in effetti gli operatori del canale hanno già percepito nello scorso trimestre, cercando di spingere le spedizioni soprattutto nel mese di giugno.

Per quanto riguarda i top vendor del mercato, IDC evidenzia come il mercato PC in EMEA resti molto frammentato: i primi cinque attori assicurano appena il 56,5% del volume totale del mercato, contro il 55,1% dello stesso periodo dello scorso anno. Tra i vendor colpisce il passo in avanti di HP (prima in assoluto), che ha aumentato la sua quota di oltre il 25% nell’area EMEA. La società americana ha beneficiato dei risultati particolarmente forti dei suoi notebook sul lato commerciale, di cui molti lanciati negli ultimi mesi. Lenovo ha mantenuto la seconda posizione con una quota di mercato del 19,4%, ma ha accusato una contrazione del 7,1%. Calo simile anche per Dell, che però può consolarsi con una crescita sostenuta dei notebook nel segmento commerciale dell’Europa occidentale. Decisamente positivo (+14,4%) il risultato della quarta in classifica, ASUS, per merito soprattutto delle vendite di i notebook consumer. Acer è rimasta al quinto posto, con una leggera contrazione (-3,5%) rispetto allo scorso anno.

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