L'INTERVISTA

Azimut Digitech Fund, Belletti: “Focus sulle startup software B2B”

L’amministratore delegato di Azimut Libera Impresa: “Proseguiamo nella nostra strategia di innovazione, e grazie alla partnership con Gellify ampliamo le nostre capacità di scouting, monitoraggio e negoziazione degli investimenti nel settore”

Pubblicato il 22 Set 2020

Antonello Salerno

Belletti azimut

Un fondo dedicato all’investimento in startup software business-to-business, una asset class non ancora presidiata, per investire in strumenti finanziari emessi da startup e Pmi innovative che sviluppano software-as-a-service, spesso a canoni ricorrenti, attive prevalentemente in quattro verticali tecnologici ad alta potenzialità di sviluppo: l’intelligenza artificiale (quindi machine learning, deep learning e cognitive computing), l’Internet of Things e l’industria 4.0, la cybersecurity e la blockchain. Si tratta di Azimut Digitech Fund, e a metterlo in campo è Azimut, società indipendente di gestione del risparmio, che in questo modo rafforza la propria presenza nel campo del venture capital e amplia l’offerta dedicata agli investimenti alternativi. Partner di Azimut per la realizzazione del nuovo prodotto è Gellify Group, piattaforma di innovazione che connette le startup B2B ad alto contenuto tecnologico con le aziende tradizionali per innovare i loro processi, prodotti e modelli di business. Istituito e gestito da Azimut Libera Impresa Sgr, il fondo si servirà per le attività di supporto nello scouting, nel monitoraggio e nelle fasi di negoziazione degli investimenti della consulenza esclusiva dei fondatori di Gellify Group, Fabio Nalucci, Michele Giordani e Gianluigi Martina

A spiegare a TechCompany360 come è nata l’idea di dare vita a questo fondo e quali sono gli obiettivi è Marco Belletti, amministratore delegato di Azimut Libera Impresa Sgr.

Belletti, come nasce Azimut Libera Impresa?

Il Gruppo Azimut si è sempre contraddistinto per un forte spirito innovatore che lo ha guidato anche nella strada intrapresa qualche anno fa, quando ha avuto l’intuizione, oggi seguita anche da altri operatori, di far confluire il risparmio privato direttamente alle imprese. Quella intuizione ha portato a creare Azimut Libera Impresa, una società di gestione del risparmio dedicata agli investimenti nei così detti private markets, ossia nel private equity, venture capital, private debt, real estate e infrastrutture, con l’obiettivo di creare nuove opportunità di investimento per i clienti del Gruppo partecipando alla crescita delle imprese e contestualmente aiutare le aziende a trovare capitali attraverso un canale alternativo a quello tradizionale bancario.

Azimut digitech Fund è un’evoluzione naturale di questa strategia…

Allo scopo abbiamo lanciato diversi prodotti, sia di equity sia di credito, tra cui di recente il fondo di venture capital Azimut Digitech Fund con Gellify: un fondo alternativo di tipo chiuso che investe in startup software B2B riservato a investitori professionali e individui con un elevato patrimonio, con una durata di 7 anni e un obiettivo di raccolta di 50 milioni di euro.

Qual è il valore aggiunto che viene dalla partnership con Gellify per questa iniziativa?  

In Azimut Libera Impresa abbiamo costruito dei team di gestione molto validi ma per alcune asset class è fondamentale poter contare sulle capacità e le conoscenze di partner specializzati, come nel caso di Gellify che ci supporta nello scouting, nel monitoraggio e nelle fasi di negoziazione degli investimenti. Poter essere affiancati da Gellify, con il quale il Gruppo Azimut ha siglato una partnership, e poter contare sulle competenze dei suoi fondatori è stata la premessa da cui è nato il fondo.

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