Si fa difficoltà, oramai, a distinguere terminali per la massa da quelli pensati per un pubblico più esigente. Complice il declino dei BlackBerry e il successo del BYOD, oggi un’azienda può scegliere di dotare i suoi dipendenti di qualsiasi strumento, iOS o Android che sia, personalizzandolo per le proprie esigenze. Esistono però dei dispositivi nativamente pensati per servire un utente più avanzato, che nello smartphone non vede solo uno dei tanti gadget hi-tech di moda ma un vero surrogato del computer, quando possibile.
Da una filosofia del genere è nata la serie Note di Samsung o la declinazione Plus di iPhone (che potrebbe dotarsi del pennino nella prossima generazione) e sulla stessa falsariga poggia il Mate di Huawei. Il nuovo phablet del gruppo cinese è il numero 10 e verrà presentato, stando alle ultime notizie “ufficiose”, il 16 ottobre. Quest’anno dunque la compagnia salterà l’appuntamento tedesco di IFA, concentrandosi su un evento ad-hoc più in là.
Le indiscrezioni puntano tutte verso la data autunnale e indicano Monaco come location prescelta per il lancio, con la Germania che sta oramai diventando meta privilegiata per le presentazioni hi-tech in Europa. Sembra ci sia concordanza anche circa le specifiche tecniche che il telefonino per i pro dovrebbe avere: uno schermo da 6,1 pollici, un processore di ultima generazione e RAM con storage a sufficienza per sopportare i pesanti file della vita personale e la leggerezza del cloud privato e aziendale. La sfida a Samsung e ad Apple è aperta e si gioca oramai su due livelli: il mainstream di iPhone 7, Galaxy S8 e Huawei P10 e il professionale dei modelli in arrivo.