Perché Apple e Nokia hanno fatto pace

Dopo mesi di tensione si allenta lo scontro tra i due giganti hi-tech. Il motivo? Il prossimo arrivo della rete 5G

Pubblicato il 24 Mag 2017

Paolo Longo

nokia apple

“Se non puoi sconfiggere il tuo nemico, fattelo amico”. Gli insegnamenti di Giulio Cesare valgono ancora oggi, a millenni di distanza, anche per il campo della tecnologia. Per anni avversarie in tribunale, Apple e Nokia hanno deciso che forse è meglio stringersi la mano, magari mal volentieri, e capire come massimizzare gli sforzi così da aprirsi a nuovi orizzonti commerciali. Per questo le due multinazionali hanno messo da parte la guerra ai brevetti che gira intorno a circa 40 licenze che la Mela avrebbe violato nel tempo, senza sborsare una sola cifra alla compagnia finlandese. Una causa che poteva andare avanti a lungo e che invece si è risolta con un comunicato congiunto, nel quale si spiega che da rivali, Apple e Nokia diventano partner per mettere a frutto il know-how di entrambe, in vista dello sviluppo di vecchie e nuove soluzioni, che vadano oltre smartphone e tablet.

All’orizzonte vi è infatti la rivoluzione del 5G di cui Nokia è fautrice diretta. Con Huawei ed Ericsson, è lei a gestire alcune delle infrastrutture che a livello globale permetteranno alla rete di nuova generazione di ottenere nuovi traguardi in termini di velocità e qualità della connessione. Cupertino ci ha visto lungo: con Nokia come amica, si può aprire un interessante business verso la fornitura di servizi dedicati al prossimo standard, saltando buona parte della filiera. Nell’immediato, Apple rifornirà i propri negozi dei prodotti a marchio Nokia dedicati alla salute della persona e precedentemente brandizzati Withings, mentre la società originaria del Nord Europa fornirà alla statunitense le infrastrutture necessarie per migliorare la diffusione di prodotti digitali. “Siamo estremamente soddisfatti della risoluzione riguardo alla nostra contesa e non vediamo l’ora di espandere la relazione commerciale con Nokia”, ha detto l’AD di Apple, Jeff Williams.

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