L'AI a cura dei pazienti

PatchAi, con l’Intelligenza Artificiale trial clinici per farmaci a misura d’uomo

La startup di Padova sfrutta AI e ML per il coinvolgimento attivo dei pazienti nei trial di nuovi farmaci. Una collaborazione attiva che facilita l’attività dell’industria farmaceutica nel produrre medicinali personalizzati

Pubblicato il 25 Set 2020

Loris Frezzato

Alessandro Monterosso, Founder & CEO - PatchAi

I costi e la complessità della ricerca scientifica stanno crescendo in maniera costante, costringendo le industrie farmaceutiche alla continua ricerca di soluzioni per l’ottimizzazione dei loro processi e una accelerazione del go-to-market per i nuovi farmaci, che devono essere sempre più personalizzati sulle esigenze dei pazienti.

Su queste problematiche si è concentrata l’attività di PatchAi, una start-up innovativa nata a Padova nell’agosto 2018 e che si compone di un team di 21 giovani professionisti dotati di competenze specialistiche e complementari. La squadra ha realizzato l’omonima soluzione PatchAi®, una piattaforma cognitiva che incorpora un virtual assistant per la raccolta e l’analisi dei dati riportati dai pazienti negli studi clinici, che punta al coinvolgimento e alla collaborazione dei pazienti stessi per migliorarne la qualità della vita e supportare l’industria farmaceutica nell’offrire prodotti medicinali migliori, convenienti e personalizzati.

Per i farmaci personalizzati serve l’aiuto dei pazienti

Lo sviluppo di nuovi farmaci, infatti, si sta orientando sempre di più verso la personalizzazione dei medicinali. I pazienti da soggetti passivi nella raccolta dei dati diventano veri e propri collaboratori e fornitori di informazioni in logica Real World Evidence (RWE), ovvero informazioni provenienti dal mondo reale e non solo dai laboratori.

I servizi standard adottati fino ad oggi per la raccolta dei dati hanno dimostrato di fornire informazioni di scarsa qualità e di non essere in grado di ottenere e mantenere il coinvolgimento da parte dei pazienti, soprattutto durante la fase finale della ricerca clinica. Un aspetto da non sottovalutare, dal momento che può causare ritardi o addirittura il ritiro dei trial clinici fino nell’85% dei casi.

IBM Ecosystem Summit - Partecipa alla diretta streaming il prossimo 13 ottobre

L’emergenza Covid-19 ha ulteriormente evidenziato la necessità di poter monitorare da remoto le condizioni dei pazienti, per questo solamente i trial che erano digitalizzati hanno potuto proseguire senza alcuna interruzione.

Cresce quindi l’esigenza di avere delle soluzioni digitali innovative che riescano a mantenere alto l’ingaggio dei pazienti nella fornitura delle informazioni e, al contempo, a raccogliere dati clinici di alto valore.

La piattaforma PatchAi® nasce proprio per coprire tale esigenza: attivando un processo cognitivo che sfrutta anche le tecnologie IBM di Artificial Intelligence e di Machine Learning disponibili su IBM Cloud, per la raccolta e l’analisi predittiva dei dati.

La piattaforma integra un assistente virtuale empatico, sviluppato con IBM Watson Assistant, in grado di interpretare le esigenze del paziente, implementare strategie personalizzate per promuovere e mantenere il coinvolgimento del paziente e raccogliere dati su sintomi, supportare l’aderenza alla terapia e migliorare la qualità della vita, tutto in forma conversazionale grazie ai Co-PRO® (Conversational Patient Reported Outcomes).

I progetti e le attività di PatchAI saranno presentate in occasione dell’IBM Ecosystem Summit, l’evento digitale che si terrà il 13 ottobre 2020

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