Tecnologia

HPE Synergy: l’infrastruttura componibile che libera la creatività delle imprese

Il business attuale richiede alle aziende di sviluppare applicazioni e servizi in tempi rapidi. HPE con Synergy ha messo a punto una soluzione capace di risolvere queste problematiche in modo flessibile

Pubblicato il 14 Giu 2017

Gianluigi Torchiani

hpe synergy

Il tempo della Old economy, ovvero di aziende sedute sui propri immutabili modelli di business per anni se non per decenni, è finito da un pezzo: la globalizzazione e l’incredibile sviluppo delle nuove tecnologie dell’ultimo ventennio, hanno cambiato completamente lo scenario. Tanto che oggi alcune delle imprese che dominano il mercato mondiale hanno alle spalle soltanto asset immateriali: lo dimostrano i casi di successo di nomi quali Airbnb, Uber e Facebook, ma non solo. A testimonianza che qualsiasi impresa corre il rischio di essere sorpassata dall’emergere di nuovi modelli di business che fanno leva sulla pervasività raggiunta dalle moderne tecnologie IT. Questo non significa che le aziende “storiche” siano destinate a soccombere, tutt’altro. Ma devono avere chiaro che i tempi di immissione sul mercato sono fondamentali per fornire valore più velocemente e meglio della concorrenza.

Infrastrutture tradizionali non più adatte

In quest’ottica l’infrastruttura IT non deve solo garantire la continuità delle attività con applicazioni tradizionali, ma deve essere il vero e proprio motore della creazione di valore attraverso la generazione continua di app e servizi capaci di portare valore e maggiore redditività. Sfortunatamente, la maggior parte delle imprese sono ancora gestite con modelli IT tradizionali, che sono rigidi e complessi e richiedono notevoli risorse e milioni in capitale per erogare nuovi servizi. La complessità di questi data center inibisce l’innovazione e fa aumentare i costi, in particolare con il crescere delle richieste all’IT. Per lanciare una nuova applicazione, si deve installare, testare e distribuire una configurazione complessa, un processo che può durare settimane o mesi. Analogamente, per implementare una modifica è necessario lavorare con molti membri di diversi team, diverse configurazioni hardware e differenti strumenti di gestione, che tendono a portare a perdite di tempo, ritardi ed errori. Tanto che, secondo un’analisi IDC, sono necessari 160 giorni, in media, per distribuire una nuova infrastruttura per un’applicazione, includendo risorse server, storage e fabric.

HPE Synergy cambia il paradigma

Una risposta parziale a tutti questi problemi è data dalle architetture iperconvergenti, come abbiamo raccontato anche in un altro articolo, che riescono ad affrontare la questione della velocità, ma non sempre sono adatte a gestire la complessità di aziende di dimensioni enterprise. Un operatore che ha deciso di affrontare di petto questa situazione è HPE, che ha introdotto un nuovo approccio all’architettura, denominato Infrastruttura Componibile. In particolare attraverso la recente introduzione di Hpe Synergy, un sistema flessibile in grado di ottimizzare le risorse per applicazioni e livelli di servizio con pool fluidi di calcolo, storage e fabric. Tre sono i principi chiave di questa infrastruttura rivoluzionaria, a particolare dalle fonti di risorse flessibili: computazione, archiviazione e infrastruttura sono combinate e composte su richiesta tramite HPE OneView, consentendo l’elaborazione immediata dei carichi di lavoro fisici, virtuali o containerizzati. In secondo luogo la Software Defined Intelligence, che individua e assembla automaticamente l’infrastruttura necessaria con aggiornamenti ripetibili e immediati. Ultimo ma non meno importante l’API unificato, che presuppone l’utilizzo di una sola linea di codice per estrarre ogni elemento dell’infrastruttura, garantendo una programmabilità del 100% e un’interfaccia essenziale per IaaS.

Flessibilità e automazione a beneficio del cliente

Tutto questo rende possibile all’IT accelerare l’erogazione di servizi e applicazioni attraverso un’interfaccia comune, che compone (e ricompone) in modo preciso infrastrutture logiche in qualsiasi combinazione a velocità quasi istantanee. Il provisioning di pool di calcolo, storage e fabric viene effettuato assieme al loro stato completo di impostazioni bios, firmware, driver, protocolli e immagine del sistema operativo utilizzando modelli ripetibili. Un grande vantaggio di Synergy è che l’ulteriore capacità può essere scalata senza problemi in pool flessibili più grandi con un processo automatizzato. È possibile assemblare senza fatica l’infrastruttura utilizzando i blocchi costitutivi con le dimensioni necessarie all’azienda, adattando in maniera flessibile la composizione delle risorse in base alle esigenze delle applicazioni. Synergy, naturalmente, è stata creata per supportare sia le applicazioni tradizionali che quelle cloud-native. I clienti possono sfruttare la tecnologia, il software e i servizi di HPE Synergy per costruire infrastrutture ultra-reattive basate su applicazioni, necessarie per trasformare il rendimento dei servizi informatici, garantire l’accesso immediato al mercato ed ottenere vantaggi sulla concorrenza.

Più spazio per la creatività

Secondo la multinazionale, c’è poi un ulteriore doppio vantaggio per i clienti finali: quello di ridurre il sovraccarico di traffico sui data center e di abbassare del 21% i costi d’infrastruttura. Tornando al punto di partenza, avendo a disposizione Synergy, gli sviluppatori possono realizzare le proprie idee più rapidamente, in modo che l’azienda possa offrire esperienze migliori ai clienti, battere la concorrenza e far crescere il fatturato. Inoltre, il personale IT è finalmente libero dalle attività quotidiane e può accelerare la realizzazione di progetti straordinari per diventare un partner nella creazione di valore per l’azienda. Ovviamente tutte le soluzioni di HPE Synergy sono distribuite e supportate in Italia dal team di Tech Data Azlan.

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