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Facebook lancia OpenCellular, celle open source per connettere il mondo

La voglia di portare internet nei paesi più poveri non si conclude con il drone Aquila. Zuckerberg ha presentato il nuovo hardware low-cost pensato per le zone rurali

Pubblicato il 08 Lug 2016

Paolo Longo

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In tempi non sospetti Facebook aveva lanciato l’iniziativa Internet.org. Sembrava solo una grossa trovata pubblicitaria e invece il tutto si sta rivelando più interessante del previsto. Certo, non si è ancora capito il drone Aquila che fine abbia fatto e quanto possa realmente fornire la connessione internet a un vasto raggio di azione, ma il passo successivo, presentato nelle ultime ore, è decisamente più fattibile. Stiamo parlando di OpenCellular, progetto coordinato da Kashif Ali, basato su un preciso hardware con l’obiettivo di portare la rete in zone disagiate e rurali del pianeta a basso costo. Il “pacchetto” comprende una vera e propria cella cablata, con un modulo radio capace di offrire la connessione in modalità 2G, 3G e 4G e un’antenna wireless, per gli abbinamenti locali. In poche parole, Facebook ha sviluppato un punto di accesso da consegnare nelle mani delle telco, così da velocizzare e semplificare l’installazione di celle del genere lì dove mancano infrastrutture o i lavori per la creazione degli impianti sarebbero difficoltosi e costosi.

Come funziona

Una volta adottato dagli operatori a livello globale, OpenCellular permetterà una diramazione istantanea della rete, consentendo così a chiunque abbia uno smartphone abilitato di connettersi senza troppi problemi. Al momento del lancio, il social network ha già avviato una concreta fase di implementazione grazie al supporto di Telecom Infra Project, voluto proprio dall’azienda di Menlo Park. Oltre al dispositivo in sé, il funzionamento di OpenCellular si basa su una piattaforma open source, con librerie pubbliche e altamente personalizzabili e migliorabili da parte degli attori che decideranno di prendere parte all’iniziativa. A differenza di Aquila e dei palloni aerostatici di Google, OpenCellular pare avere la forza necessaria per porsi davvero come un’infrastruttura di base e low-cost atta ad abbattere le difficoltà di accesso alla rete. Si tratta di un risultato concreto, che deriva dalle tecnologie Terragraph e ARIES, presentate da Facebook all’ultima edizione della conferenza per sviluppatori F8.

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