Il primo Surface Hub è stato utilizzato almeno da 5 mila compagnie a livello globale, secondo Microsoft. Non si tratta certo di un numero così elevato ma c’è da dire che la grossa e iper-tecnologica lavagna non è un accessorio per tutti. Riuscirà la seconda generazione a fare meglio? In quel di Redmond se lo augurano, anche grazie alle innovazioni montate a bordo.
L’Hub 2 è dunque un grande schermo da 50,5 pollici, sensibilmente più piccolo del predecessore ma capace di offrire una risoluzione da 4K, determinante quando si tratta di visualizzare contenuti multimediali di qualità a tali dimensioni. Come l’originale Surface Hub, il dispositivo è stato progettato pensando alla collaborazione in ufficio, con microfoni a campo lontano integrati per videoconferenze di gruppo, la possibilità per diversi utenti di accedere e mostrare il proprio lavoro tramite uno scanner di impronte digitali e una suite software ottimizzata per Microsoft Teams, la piattaforma di chat e di lavoro del gruppo.
Una delle novità più interessanti è che Hub 2 si può collegare fino a 4 schermi, per creare un pannello unico su cui visualizzare ciò che si vuole. Montati insieme, i singoli display hanno l’opportunità di mostrare un solo contenuto oppure un’unica grande immagine speculare. Inteso in questo modo, il Surface potrebbe addirittura rappresentare un dispositivo comodo per il digital signage, anche se una simile destinazione d’uso è quanto mai sacrificata.
Non si hanno notizie circa il prezzo di vendita ma pare che la lavagna più hi-tech del momento sarà disponibile nel 2019. Considerando che il primo modello, al lancio, partiva da 10.699 euro per la versione da 55 pollici e 25.699 per quella da 84, qui non scenderemo sotto la soglia dei 10 mila. Un accessorio non per tutti, come anticipato.
