Nel momento in cui il Sistema Paese si prepara a una difficile ripartenza, non si può purtroppo ignorare come i prossimi mesi saranno caratterizzati dalla sofferenza finanziaria di moltissime imprese, che potranno trovarsi in difficoltà nei pagamenti e nelle consegne. Come racconta Giovanni Maria Martingano, titolare di ITFinance, “In questa fase emergenziale tutte le aziende stanno prestando estrema attenzione ai rapporti con le altre società, mettendo in atto quasi una sorta di distanziamento sociale, per evitare di incappare in situazioni finanziariamente difficili. Già nei mesi scorsi la nostra soluzione CreditShield, che consente una valutazione del rischio creditizio in tempo reale, ha riscontrato un grande successo. In un futuro che si preannuncia molto complicato, per le aziende diventerà ancora più importante attrezzarsi per riuscire a riscuotere i propri crediti, così da non farsi travolgere da un’ondata di insolvenze e ritrovarsi a propria volta in difficoltà finanziarie”.
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Una nuova opportunità per le software house: il recupero crediti
In questo contesto le software house italiane, che con le loro piattaforme sono già presenti nel cuore delle aziende italiane, possono giocare un ruolo importantissimo, proponendo soluzioni fintech che possono permettere di tenere sotto controllo anche il delicato tema del recupero dei crediti insoluti. In particolare, da alcune settimane le software house possono contare su CreditRecovery, una nuova soluzione messa a punto da ITFinance, perfettamente integrabile nelle proprie piattaforme, che consente il recupero crediti in modalità full digital. Spiega ancora Martingano: “Per i nostri partner, ovvero le software house, può fare la differenza la capacità di proporre soluzioni di tipo fintech, che permettano di offrire non solo dei servizi classici ma anche di barcamenarsi in questo periodo non certamente normale. Per questo motivo le software house – attive nella realizzazione di erp, gestionali, soluzioni per la fatturazione elettronica, documentali e quant’altro – potranno ospitare nelle loro piattaforme un nostro nuovo servizio che abilita il recupero dei crediti in modalità full digital”. Occorre infatti considerare che in condizioni economiche normali circa il 5% delle fatture presenta problemi di incasso, ma questa percentuale rischia di lievitare moltissimo nei prossimi mesi. Normalmente un’azienda che ha un problema di fatture insolute è costretta a procedere offline rivolgendosi a società ad hoc che gestiscono il recupero credito. Grazie alla soluzione messa a punto da ITFinance per le imprese diventa possibile attivare e monitorare nel corso del tempo le pratiche di recupero del credito, intervenendo direttamente dalla piattaforma software utilizzata con pochi click, senza bisogno di estrarre fisicamente le fatture, telefonare ad avvocati, sollecitare, ecc.
Le tre azioni a disposizione per il recupero crediti
Sostanzialmente la soluzione fa riferimento a una serie di importanti studi legali dislocati su tutto il territorio nazionale, attraverso cui è possibile mettere in atto tre distinte azioni finalizzate al recupero crediti. La prima, completamente extragiudiziale, prevede un approccio diretto e “bonario” con il creditore per risolvere la situazione e porre termine all’insolvenza. La seconda, la diffida, è invece una classica raccomandata attraverso cui l’azienda creditrice richiede di adempiere al saldo dovuto entro un termine perentorio, allo scadere del quale scattano le vie legali. Secondo ITFinance, di norma queste due azioni consentono di comporre la maggioranza delle controversie, ma nei casi più delicati è possibile mettere in atto una vera e propria azione giudiziale, al termine della quale può scattare il pignoramento dei beni del debitore. “ITFinance si rivolge esclusivamente ad aziende IT con la mission di portare nuovi servizi fintech, che possono essere integrati nelle piattaforme software ed essere così offerti alle aziende. Tanto per essere chiari: non ci interessa fare recupero crediti per i clienti finali, non è il nostro mestiere”, puntualizza Martingano. Il modello di costo della soluzione è trasparente e può essere definito pay per pratica. ITFinance non chiede ai suoi partner di sostenere delle spese aggiuntive rispetto a CreditShield per questo servizio che, dopo la stipula di un nuovo contratto, può essere esteso a tutti i clienti finali. La fatturazione avviene in base alle pratiche che vengono attivate, con un costo minimo di attivazione per ciascuna delle tre azioni e una remunerazione legata a una piccola percentuale sull’incassato, che tutela le aziende utente da eventuali azioni infruttuose.
Nuovi servizi in arrivo
“Grazie a questa nostra idea le piattaforme delle software house si arricchiscono di una nuova feature fintech. Siamo partiti con una funzionalità per gestire il merito creditizio, oggi con il recupero crediti full digital mettiamo a disposizione dei nostri partner IT un’ulteriore freccia per arricchire la propria piattaforma software e distinguersi così dalla concorrenza. Ma non vogliamo fermarci qui, dal momento che stiamo lavorando allo sviluppo di ulteriori soluzioni finanziarie. Ad esempio, appena Banca d’Italia fornirà il definitivo via libera, daremo la possibilità di fare e ricevere pagamenti direttamente dalle piattaforme software, diventando un vero e proprio istituto di pagamento”. Dei nuovi servizi ITFinance si parlerà in occasione di un apposito webinar, in programma il prossimo 20 maggio, qui tutte le informazioni per l’iscrizione e l’agenda completa.