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Windows 7: Ecco come Microsoft guida i partner alla versione 10



Secondo Vieri Chiti di Microsoft, il rinnovo a Windows 10 è occasione per ridisegnare business model dei clienti basati sulla valorizzazione dei dati. Pronti programmi formativi e finanziari per i partner

Loris Frezzato

Pubblicato il 12 Feb 2019


L’annuncio di Microsoft della fine del supporto a Windows 7 è ormai di qualche settimana, e il mercato, dai partner ai clienti, sta pensando a come affrontare la scadenza, fra un anno, degli update a uno dei sistemi operativi più utilizzati e apprezzati di questi ultimi anni. Molti, ma non tutti. L’esperienza insegna: ancora molte macchine ancora oggi si stima che portino ancora Windows XP e ancora maggiore riluttanza ci si attende da Windows 7.

Windows 7: difficile lasciare una versione di successo

Il canale dei partner, in generale, ha accolto come opportunità la notizia, confidente in una cresciuta consapevolezza da parte dei clienti sul tema sicurezza, che pare sarà il tema più importante per convincere i dubbiosi.

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La scadenza certo non è, comunque, una sorpresa. Microsoft aveva già da tempo allertato sulla necessità di aggiornarsi e sulla relativa deadline. Ma i ritardatari e i refrattari persistono.

VIERI CHITI MICROSOFT WINDOWS 7
Vieri Chiti, director channel and partner di Microsoft Italia

Windows 7: moduli aggiuntivi per garantire la sicurezza

«La 7 è una release di Windows che ha avuto molto successo e che è stata adottata da tantissimi clienti, ma il percorso era definito, e si concluderà il 14 gennaio 2020 – spiega Vieri Chiti, director channel and partner di Microsoft Italia, incontrato da Digital4Trade per avere un commento su questo tema -. Dopo quella data sarà possibile comunque continuare a utilizzare il sistema operativo, ma le fix di sicurezza saranno rese disponibili a pagamento, e solo per gli utenti business, attraverso un servizio di manutenzione aggiuntiva. E proprio gli aspetti di sicurezza rappresenteranno la grande opportunità dal passaggio a Windows 7 a Windows 10, sia per i clienti sia per i partner».

Windows 7: i dati e la loro tutela al centro

Si tratta, infatti, di un passaggio da un modello tradizionale basato su login e password a uno molto più complesso. Si va da una sicurezza legata al device a una che invece è basata sulla persona, un miglioramento sia per quei device dotati di sistemi di riconoscimento biometrici sia su quelli con PIN.

«Un aspetto, questo della sicurezza, che ben si colloca anche nel tema GDPR – commenta Chiti -, e che offre opportunità a quei partner che vogliono proporsi alle aziende con un modello proattivo, consulenziale e di fornitura di servizi a valore alle imprese. Culturalmente, infatti, è cresciuta l’attenzione alla riservatezza del dato, al valore dell’informazione e l’introduzione di un sistema che cambia il paradigma della sicurezza, può facilitare un nuovo modo di approcciare i clienti, che andrà ben oltre anche a Windows 10, spingendosi verso il cloud e la gestione di servizi sofisticati all’impresa».

Il passaggio al nuovo sistema operativo introduce nuovi modelli di accesso al dato, diversi rispetto al passato. E capita proprio nel momento giusto, visto la tendenza a dare maggiore attenzione ai dati, i quali stanno sempre più orientando anche la definizione di nuovi business model aziendali.

Windows 7: programmi per i partner

«Visto il successo di Windows 7, ci aspettiamo comunque un’onda lunga anche dopo il 14 gennaio – afferma il channel director -. Tempi più lunghi della media potranno magari esserci per quelle aree che hanno applicativi molto legati a Windows 7, dove i tempi di migrazione a Windows 10 possono essere maggiori. Anche se oggi il sistema operativo è più svincolato dagli aspetti applicativi, rispetto al passato. Un problema che invece ha rallentato il precedente passaggio da Windows XP. Dal canto nostro, già dallo scorso anno abbiamo iniziato a comunicare ai partner su questo tema, creando dei programmi che li aiutino a identificare i vari scenari di adozione e spieghino quali sono i possibili punti di partenza del cliente e le opzioni di percorso per l’adozione di Windows 10. A questi si aggiungono dei programmi di finanziamento a disposizione dei partner, previa validazione accedendo al tool Modern Desktop, per avere quotazione e finanziamenti per proposte soprattutto di combinazione Windows 10 e Office 365».

Windows 7: formazione al passaggio a Windows 10

I partner, dal canto loro, sono già stati attivati. Da un lato quelli dediti alla media e grande impresa e dall’altro quelli più orientati alla fascia più bassa del mercato, seguiti dalla distribuzione. I primi sono rappresentati da una cinquantina di partner, specializzati nell’adozione di Windows 10. «Sugli altri, pur essendo un canale più frammentato, siamo comunque riusciti a fare formazione su 500 partner. Un’attività a cui hanno contribuito anche i distributori, i quali ne stanno beneficiando anche dal punto di vista del business di refresh dell’hardware» conclude Chiti.

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