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N-able: in quale direzione stanno andando gli MSP?

Una recente ricerca esplora le tendenze correnti e future dei provider di servizi gestiti, sottolineando l’importanza delle partnership strategiche, nonché gli ambiti IT più promettenti su cui focalizzare la propria offerta

Pubblicato il 01 Feb 2024

Carmelo Greco

John Pagliuca, CEO di N-able

I Managed Service Provider (MSP) stanno seguendo un solido percorso di crescita. È quanto si ricava da uno studio commissionato da N-able a Canalys. La ricerca, dal titolo The MSP Horizons Report 2024, è stata condotta tra ottobre 2023 e novembre 2023 coinvolgendo 354 partner di canale B2B di N-able presenti nelle aree EMEA e APAC, in Nord America e in America Latina. Il report che ne è seguito raccoglie i risultati del sondaggio online e delle interviste qualitative fatte ai partner. La maggior parte, pari al 97% del campione, sostiene che nel corso del 2024 ci sarà un incremento del fatturato, atteso che nell’anno fiscale 2023 il volume d’affari dei servizi gestiti dovrebbe aggirarsi attorno ai 419 miliardi di dollari.

“Gli MSP di tutto il mondo – ha avuto modo di commentare Jay McBain, Chief Analyst di Canalys – sono i più ottimisti di tutte le aree di business che copriamo. Il 65% degli intervistati prevede una crescita a due cifre nel 2024 e noi prevediamo un tasso di crescita annuale dell’11% fino al 2027. Il report aiuterà queste aziende a capitalizzare le opportunità del mercato e a continuare a stimolare la crescita del settore fino al 2027 e oltre”. Se c’è una tendenza che la survey evidenzia in maniera inequivocabile è quella delle “partnership e delle alleanze: il mondo adesso è uno sport di squadra” ha detto McBain, rimarcando che il prefisso “co-” oggi guida la relazione con il cliente insieme a cui gli MSP co-innovano e co-sviluppano.

Il punto di vista di N-able sui Managed Service Provider

Una tendenza confermata da John Pagliuca, CEO di N-able. La società offre ai provider di servizi IT soluzioni software per monitorare, gestire e mettere in sicurezza sistemi, dati e reti dei rispettivi clienti. Dette soluzioni si basano soprattutto su un’infrastruttura organica che permette di semplificare ecosistemi complessi. Occorre però un lavoro di squadra per potenziare i servizi che ciascun MPS è in grado di fornire. “Mentre guardano al potenziamento e ad adottare questo approccio di squadra – ha sottolineato Pagliuca presentando la ricerca – gli MPS hanno una decisione strategica da prendere. Possono ancora essere quel singolo punto di riferimento per la piccola e media impresa, ma possono usare i loro partner per potenziare la loro squadra”.

Tra i modi per estendere le partnership rientrano anche le operazioni di fusione e acquisizione. I dati dello studio stimano che il 2023 ha visto un calo del 60% nell’attività globale di M&A, a differenza di quanto avvenuto nel 2022. A prescindere da come andrà nel 2024 su questo versante, gli intervistati indicano di essere più propensi ad acquisire un’azienda con un chiaro adattamento del modello di business e una specializzazione tecnologica o un fattore differenziante. La compatibilità culturale ed economica tra le aziende è un indicatore importante, che può contribuire a incidere su alcune metriche chiave tra cui la durata dei contratti con i clienti, i tassi di abbandono e il mix del portafoglio di prodotti hardware e software. Per comprendere qual è oggi il mix vincente, il documento di N-able e Canalys si concentra sugli ambiti IT attualmente più richiesti dalle organizzazioni.

Cybersecurity, cloud, modello ibrido e AI nel futuro degli MSP

La cybersecurity, secondo quanto emerge dalla ricerca, è uno degli ambiti presidiati dai provider MSP che dovrebbe aumentare di più. Lo afferma infatti un percentuale superiore all’80% degli interpellati. In particolare, sono 4 i settori su cui si focalizzano le soluzioni in materia di cybersecurity: (MDR) Managed Detection and Response, sicurezza di rete, sicurezza degli endpoint e scansione delle vulnerabilità. In questo quadro anche il cloud continua a detenere un posto centrale, sebbene il 66% del campione concordi sul fatto che il futuro risiede in un modello ibrido, dove c’è ancora posto per l’on-premise. Solo il 7% asserisce al contrario che sia “morto”. Allo stesso tempo, l’indagine rivela che sta guadagnando popolarità un approccio unificato al monitoraggio e alla gestione, con le tradizionali soluzioni RMM (Remote Monitoring and Management) a farla da padrone. Semmai è sempre più sentita l’esigenza volta a integrarle con soluzioni EDR (Endpoint Detection and Response) incorporate.

Non manca, ovviamente, un affondo sull’Intelligenza Artificiale che ormai è utilizzata dall’88% dei partner di canale come funzione integrata nel set delle soluzioni esistenti. La maggioranza asserisce che se ne serve per la generazione di contenuti, oltre che per automatizzare i processi nel campo della sicurezza informatica, del backup e dell’analisi dei dati. L’AI è uno dei terreni che dimostra che “gli MSP vogliono e devono andare più lontano e più velocemente – ha dichiarato in conclusione John Pagliuca – e noi siamo orgogliosi di aiutare i nostri partner a farlo. Per questo motivo abbiamo collaborato con Canalys. Non possiamo rispondere da soli a tutte le domande che questa survey pone, ma possiamo avviare e facilitare queste discussioni, che speriamo contribuiscano a condurre i nostri partner verso una vera trasformazione per un successo a lungo termine”.

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