Microsoft sta ormai scommettendo da tempo con forza sul cloud, in particolare con il suo prodotto di punta, Office 365. I risultati si fanno sentire, tanto che il prodotto ha contribuito a guidare il boom del 114 per cento annuo delle entrate garantite dalla nuvola nell’ultimo trimestre. In un recente post pubblicato sul blog ufficiale di Microsoft, però, Caroline Stanford, Sr. Product Marketing Manager di Microsoft, ha ammesso come – nonostante la crescita positiva – ci sia ancora del lavoro da fare per far comprendere ai clienti le potenzialità e le possibilità di Office 365. La manager ha aggiunto come, talvolta, le linee di prodotti Microsoft in questo campo possano apparire come troppo complicate, rendendo difficile la vendita in particolare per i partner sul territorio.
La formula per superare questi intoppi non risiede tanto nella personalizzazione per rispondere agli specifici bisogni del cliente (che rischia di complicare ulteriormente il quadro), quanto piuttosto nel comprenderne le macro intenzioni. Tre, infatti, sono le categorie di potenziali clienti identificate da Microsoft quando si parla di questi temi: clienti che si rivolgono ai reseller solo per Office, clienti alla ricerca di soluzioni e-mail, e quelli che invece vogliono muoversi al cloud in un senso più olistico. Una volta identificata la tipologia, esistono diversi business model messi a disposizione dalla casa di Redmond per aiutare il canale nelle vendite. Insomma la vendita nel cloud è meno complicata di quello che si potrebbe pensare.