Intervista

HPE Nimble, la predictive analytics che semplifica la gestione dello storage



Anche in Italia la soluzione proposta da HPE si sta ritagliando uno spazio importante, grazie a una serie di peculiari caratteristiche pensate per quelle aziende che hanno bisogno di uno storage affidabile

Gianluigi Torchiani

Pubblicato il 16 Gen 2019


In un contesto economico sempre più complesso e, dal punto di vista IT, dominato dalla presenza di infrastrutture ibride, diventa fondamentale poter disporre di uno storage affidabile e resiliente, capace di rispondere alle mutevoli esigenze delle aziende utenti. Uno scenario che è perfettamente noto a un vendor come HPE, che propone un’offerta articolata di soluzioni, pensate per intercettare le diverse richieste del mercato. Una di queste è sicuramente Nimble, frutto dell’acquisizione avvenuta circa un anno e mezzo fa, che ha permesso ad HPE di portarsi in casa un prodotto che presenta delle caratteristiche decisamente peculiari e appetibili, sia dal punto di vista del canale di vendita che dell’utente finale.

HPE Nimble: predictive analytics al centro

daniele piazza
Daniele Piazza, Pre Sales Hewlett Packard Enterprise, Tech Data Italia

Come racconta a Digital4Trade Daniele Piazza, Pre Sales Hewlett Packard Enterprise di Tech Data Italia, «Nimble è un’offerta che si differenzia rispetto alla precedente proposizione di HPE e, ovviamente, anche rispetto alla concorrenza. Nimble ha permesso a HPE di ampliare il proprio portafoglio, perché possiede delle caratteristiche molto particolari. A partire da InfoSight, il software di predictive analytics che è al centro della soluzione: attraverso l’utilizzo di algoritmi di machine learning InfoSight è in grado di gestire in maniera automatica i dati e i dischi. A differenza del classico storage, infatti, con Nimble gli amministratori IT aziendali non devono preoccuparsi della gestione dei dischi, del tipo di Raid e dei volumi, dal momento che tutto questo viene stabilito in automatico dalla macchina e dal software stesso. La presenza di InfoSight garantisce un altro importante vantaggio, ovvero quello di annullare quelli che sono i consueti interventi di assistenza di Livello 1: InfoSight è infatti in grado di analizzare il comportamento della macchina e, in caso di problemi e malfunzionamento dei dischi, il software comunica automaticamente con la centrale Nimble, che può effettuare direttamente le riparazioni».Ecco perché l’offerta Nimble non prevede l’esistenza di un servizio on site 24/7, dal momento che gli interventi che normalmente vengono effettuati on site dai tecnici sono già svolti a priori dal software.

HPE Nimble: i punti di forza tecnici

Ulteriori punti di forza di Nimble risiedono nella velocità per carichi di lavoro di qualsiasi tipo, nella facilità di implementazione e gestione, nonché nella possibilità di scalabilità, in perfetta ottica cloud. Da un punto di vista Hardware, invece, Nimble si propone con tre diverse tipologie: le prime due (All Flash e Hybrid Flash) sono implementate negli ambienti di produzione e si differenziano tra loro per la presenza o meno di una parte di dischi meccanici in affiancamento agli SSD (Solid State Drive). La terza tipologia, denominata Secondary flash, viene invece riservata esclusivamente ai siti di disaster recovery. Tra le altre caratteristiche tecniche c’è da segnalare che Nimble – a differenza degli altri prodotti HPE – viene acquistato già con una capacità netta prestabilita. Altro punto importate è che i dischi sono già preconfigurati in triple parity: lo storage Nimble riesce a sopportare un fault contemporaneo fino a 3 dischi, ovvero una capacità difficile da garantire per tutti gli altri storage presenti sul mercato. Le aziende utenti possono contare anche sulla 6-nines availability, che presuppone una capacità dei dischi garantita fino al 99,9999 per cento. La sicurezza di Nimble è poi ulteriormente assicurata dalla presenza di funzionalità di encryption.

HPE Nimble: una soluzione perfetta per i database

Nimble, insomma, presenta tutta una serie di tratti distintivi che possono portare evidenti benefici al mercato: «Il target di Nimble sono quelle aziende medio-grandi che hanno la necessità di uno storage che sia affidabile, performante, che debba gestire grosse moli di dati e che, soprattutto, con una certa necessità di performance. Possiamo dire che, ad esempio, il classico utilizzo di Nimble è un database di grandi dimensioni. I vantaggi per i rivenditori? Innanzitutto il maggiore beneficio per il canale è quello di andare sul mercato con un prodotto completamente differente rispetto a quello che può essere l’offerta, sia di HPE che della concorrenza. Anche perché, prima dell’acquisizione di HPE, il marchio Nimble era poco conosciuto sul mercato nazionale. Al contrario, oggi invece sempre più aziende ne stanno comprendendo le caratteristiche, dunque anche i reseller hanno un maggiore interesse a capire di che cosa si tratta. Inoltre, dal momento che il software consente in buona parte una gestione automatica del prodotto, agli operatori del canale non è richiesta una formazione particolarmente complessa. Esistono comunque dei corsi erogati da HPE che permettono ai reseller di rendersi completamente autonomi nella gestione di Nimble».

A ulteriore supporto del canale c’è anche il lavoro quotidiano di un distributore come Tech Data, che è impegnato in una importante attività di marketing e comunicazione su questa offerta, in modo da far conoscere ad aziende utenti e rivenditori i benefici di Nimble, anche attraverso webinar ed eventi dedicati. Non solo: gli esperti di Tech Data sono adeguatamente attrezzati per fornire un supporto di prevendita anche di tipo tecnico.

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