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La tecnologia spinge l’avvento del Data Driven Marketing

Gli strumenti digitali, oggi a disposizione anche delle piccole imprese, rendono possibile proporre a clienti e consumatori un’offerta perfettamente personalizzata. Se n’è parlato in una tavola rotonda organizzata da Insight

Pubblicato il 29 Giu 2016

Gianluigi Torchiani

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Anche il marketing non è immune dalla rivoluzione digitale, che nel medio periodo, è destinata a cambiare in profondità gli strumenti utilizzati dagli operatori del settore. Se n’è avuta conferma nel corso di un esclusivo evento organizzato dalla società di consulenza Insight sui temi del Data Driven Marketing: che, come recita la definizione, è l’insieme di strumenti e best practices che permettono di raccogliere e strutturare i dati in modo efficace, consentendo ai marketers di arrivare a proporre al consumatore / cliente un’offerta perfettamente personalizzata.

Francesco Pastoressa, Responsabile Marketing di Insight Italia

Un appuntamento che, come racconta Francesco Pastoressa, Responsabile Marketing di Insight Italia, è stato pensato per avvicinare un particolare tipo di figura aziendale: i responsabili marketing. «Il Chief Marketing Officer è una figura strategica e centrale all’interno dell’azienda e diventa pertanto l’ interlocutore per eccellenza per guidare la digital transformation all’interno della stessa. E’ impensabile al giorno d’oggi per un player del mercato tecnologico parlare soltanto al reparto IT, bisogna coinvolgere inevitabilmente altre figure aziendali: il CMO è una di queste appunto».

Da qui l’idea di raccontare nel dettaglio i segreti del Data Driven Marketing: « Per come si configura il business odierno, Data Driven Marketing e Marketing Automation si accingono a diventare motori fondamentali per il successo commerciale e la competitività. La nostra tagline recita: “Business technology that goes beyond IT”: con questo evento e, in generale, con il nostro approccio al mercato, onoriamo questa promessa. Insight infatti è il consulente IT che guarda all’azienda nel suo complesso, condividendone strategia e vision», conclude Pastoressa.

Pietro Marrazzo, sales director di Insight Italia

Come aggiunge Pietro Marrazzo, sales director Insight Italy: «Uno dei driver principali che oggi vediamo nel mondo IT è la mole di dati che deve essere gestiti dalle aziende. Partendo da questo dato di fatto, Insight Italia ha proposto un evento che non parlasse di tecnologia ma che ha voluto spiegare alle aziende come questi dati possano essere messi a servizio del business delle aziende stesse. E come Insight può aiutarle in questo percorso».

Barbara Bonaventura, Esperta di Marketing Strategico e CMO di Experenti

La mole di dati è notevole anche dal punto di vista dell’utente finale: «Si stima che siano circa 3.000 gli stimoli pubblicitari ai quali quotidianamente siamo sottoposti – racconta Barbara Bonaventura, consulente Marketing strategico e operativo -. Per sopravvivere abbiamo imparato a non vederli. Il Data Driven marketing ci permette di fornire valore al nostro interlocutore, comunicandogli la cosa che realmente gli interessa nel momento in cui gli interessa. Dunque non un’attività di marketing tradizionale come gli spot pubblicitari, ma la costruzione di una relazione che si basa sulla creazione di un valore condiviso».

Resa possibile dalla tecnologia attuale: «Quello che ci ha fatto fare il salto rispetto a metodologie che già esistevano, è che oggi esistono degli strumenti digitali che ci permettono di automatizzare questa pratica. L’operazione risulta così più efficace e permette alle imprese di imparare immediatamente dai propri errori. Un vero e proprio marketing in tempo reale. Fino all’altro ieri queste soluzioni erano appannaggio solo delle grandi organizzazioni, oggi invece ci sono dei prodotti che, partendo da dei dati che tutte le aziende possiedono, permettono di automatizzare questa offerta intelligente a dei prezzi accessibili anche alle piccole realtà. Si tratta di un discorso che in breve tempo diventerà standard, ma che per ora pochissimi hanno messo effettivamente in pratica», conclude Bonaventura.

Per chi ha avuto il coraggio di osare i risultati non si sono fatti attendere: l’utilizzo degli strumenti di Data Driven marketing può portare a un aumento della fedeltà del 5% del cliente. Un numero che può sembrare basso ma che, in realtà, si traduce in una crescita della reddittività che arriva addirittura sino al 95%. Insomma il Data Driven marketing permette di offrire delle customer experience che producono vero valore per il mercato, anche B2B (che è comunque fatto da persone in carne e ossa), offrendo un approccio realmente personalizzato.

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