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StorageCraft punta sull’Italia e chiama a raccolta i partner
La società americana specializzata nel backup, a partire dallo scorso gennaio, ha stretto accordi con due nuovi distributori e punta ad arrivare a un centinaio di reseller entro il 2017
16 Set 2016
Se prima l’intera area Emea era seguita da appena 23 persone, già oggi lavorano per il gruppo 70 persone soltanto in Europa. E l’Italia ha una sua squadra dedicata, con tanto di channel sales manager, nella persona di Matteo Nemeth, un recente passato in Polycom. In effetti l’intero business del gruppo statunitense si basa sul canale, come ha più volte ribadito Andy Zollo, neo Vice Presidente delle vendite di StorageCraft per l’EMEA. E anche in Italia, una volta arrivata l’indicazione, non si è perso tempo. Innanzitutto, oltre al precedente storico distributore, Ready Informatica, in questi mesi si sono stretti accordi anche Allnet e Attiva. Tanto che già oggi le soluzioni del vendor sono proposte da una trentina di rivenditori sul territorio nazionale.
La ricetta per emergere e anche farsi scegliere dal canale, in un mercato del backup sempre più differenziato, passa ovviamente per la tecnologia. La promessa è quella di una maggiore rapidità rispetto alla concorrenza delle soluzioni StorageCraft nel ripristino e nel recupero dei dati, oltre che di un’estrema semplicità nella gestione, grazie a una console centralizzata e a un’efficace sistema di reportistica. Con un’attenzione particolare al ruolo ormai assunto dal cloud nel trattamento dati: in tal senso è stata appena presentata una nuova soluzione che consente il backup e ripristino sulla nuvola di Microsoft Office 365, Google Apps, Salesforce.com e Box. La stessa StorageCraft è ora in grado di offrire servizi cloud a partner e clienti, grazie a due data center operativi in Germania e Irlanda. E per il prossimo futuro si guarda all’introduzione di una piattaforma per il backup da mobile.