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StorageCraft punta sull’Italia e chiama a raccolta i partner



La società americana specializzata nel backup, a partire dallo scorso gennaio, ha stretto accordi con due nuovi distributori e punta ad arrivare a un centinaio di reseller entro il 2017

Gianluigi Torchiani

Pubblicato il 16 Set 2016


Matteo Nemeth, channel sales manager di StorageCraft

Nell’affollato mondo del backup prova a farsi largo una realtà non certo nuova, ma che di fatto aveva sinora messo poche radici nel nostro Paese. Puntando tutte le sue carte sul canale. Stiamo parlando di StorageCraft, società americana fondata nel 2003, che per l’appunto sviluppa soluzioni per backup, ripristino di emergenza, migrazioni del sistema e protezione di dati per server, desktop e portatili sulle piattaforme Windows e Linux. Tutto questo grazie a una suite integrata di prodotti progettata per ridurre i downtime, migliorare la gestione e la stabilità di sistemi e dati e abbassare il costo totale di possesso del sistema in ambienti sia fisici sia virtuali. Una realtà che ha cambiato completamente strategie dallo scorso gennaio, quando Ta Associates, un fondo di private equity ha deciso di investire 187 milioni di dollari nella società. Questa scelta che ha portato al vertice della compagnia Matt Medeiros e, soprattutto, ha ravvivato le operazioni nel Vecchio Continente, Italia compresa.

Se prima l’intera area Emea era seguita da appena 23 persone, già oggi lavorano per il gruppo 70 persone soltanto in Europa. E l’Italia ha una sua squadra dedicata, con tanto di channel sales manager, nella persona di Matteo Nemeth, un recente passato in Polycom. In effetti l’intero business del gruppo statunitense si basa sul canale, come ha più volte ribadito Andy Zollo, neo Vice Presidente delle vendite di StorageCraft per l’EMEA. E anche in Italia, una volta arrivata l’indicazione, non si è perso tempo. Innanzitutto, oltre al precedente storico distributore, Ready Informatica, in questi mesi si sono stretti accordi anche Allnet e Attiva. Tanto che già oggi le soluzioni del vendor sono proposte da una trentina di rivenditori sul territorio nazionale.

L’obiettivo finale, naturalmente, è molto più ambizioso: si cercherà di arrivare a un centinaio di reseller entro il 2017. Che, secondo le stime della società, potranno crearsi le proprie opportunità in un mercato nazionale valutato in circa 70 milioni di euro annui. Il target è quello delle medie imprese, ma secondo Nemeth anche i professionisti potrebbero apprezzare le soluzioni StorageCraft. Inoltre, anche il mercato enterprise è stato individuato dalla casa madre come un obiettivo esplicito, così come è confermato l’interesse per i managed service provider. A sostegno dell’attività dei partner globali, già entro il prossimo ottobre, arriverà un nuovo Partner program, con relativi miglioramenti in termini di scontistica, benefits e supporto, anche in termini di marketing e formazione.

La ricetta per emergere e anche farsi scegliere dal canale, in un mercato del backup sempre più differenziato, passa ovviamente per la tecnologia. La promessa è quella di una maggiore rapidità rispetto alla concorrenza delle soluzioni StorageCraft nel ripristino e nel recupero dei dati, oltre che di un’estrema semplicità nella gestione, grazie a una console centralizzata e a un’efficace sistema di reportistica. Con un’attenzione particolare al ruolo ormai assunto dal cloud nel trattamento dati: in tal senso è stata appena presentata una nuova soluzione che consente il backup e ripristino sulla nuvola di Microsoft Office 365, Google Apps, Salesforce.com e Box. La stessa StorageCraft è ora in grado di offrire servizi cloud a partner e clienti, grazie a due data center operativi in Germania e Irlanda. E per il prossimo futuro si guarda all’introduzione di una piattaforma per il backup da mobile.

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