Mobile

Smartphone, la crescita rallenta nel 2016



Nel corso dell’anno saranno commercializzati circa 1,4 miliardi di dispositivi. Nel prossimo futuro è però prevista una ripresa del mercato, unicamente per effetto della domanda dei Paesi emergenti.

Gianluigi Torchiani

Pubblicato il 02 Set 2016


La corsa del mercato mondiale degli smartphone va esaurendosi, anche se nei prossimi potrebbe esserci una leggera ripartenza. È quanto mettono in luce le ultime previsioni di IDC: nel 2016 saranno vendute ben 1,46 miliardi di unità di telefoni evoluti, cifra che fa sicuramente impressione, ma la crescita dell’1,6% che sarà registrata nel corso dell’anno sarà ben lontana dal +10,4% del 2015. Per i prossimi anni, invece, la previsione di IDC è che lo stallo nei Paesi occidentali proseguirà, mentre invece i mercati emergenti conosceranno un buon sviluppo (+ 5,4% annuo nel periodo 2015-2020). Nel 2020, in particolare, saranno commercializzati nel pianeta circa 1,76 miliardi di smartphone, ossia oltre il 20% in più rispetto a oggi. Eppure, al momento un certo grado di saturazione è evidente: i nuovi i utenti di smartphone scarseggiano, perlopiù gli acquisti sono guidati da consumatori che sostituiscono i telefoni esistenti. Modelli che saranno sempre più grandi, anche per effetto dell’avanzata della realtà virtuale: i cosiddetti phablets (5,5 pollici e più grandi) varranno circa un terzo del mercato entro il 2020 (contro l’attuale 25%).

Un segmento che sinora è stato appannaggio dei top di gamma, in particolare di brand come Apple, Samsung e LG, ma che nel prossimo quadriennio, secondo IDC, sarà esplorato anche da dispostivi più accessibili: il prezzo medio dei phablets raggiungerà i 304 dollari entro il 2020, in calo del 27% rispetto ai 419 dollari nel 2015. Anche il valore medio degli smartphone regolari (5.4 pollici e più piccoli) è atteso in calo del 12% (da 264 dollari a 232); un fenomeno che dunque lascia aperti alcuni interrogativi sulla reddittività dell’intero mercato. Poco cambierà, nel prossimo quadriennio per quanto riguarda le piattaforme di mercato: Android di Google continuerà ad avere una quota superiore all’85% del mercato. iOS di Apple, dopo le difficoltà del 2016, è atteso in ripresa già nel 2017, grazie anche al lancio dell’iPhone 7. La quota di mercato del gruppo al 2020 resterà però inalterata, nonostante i quasi 250 milioni di dispositivi venduti per quella data. Ancora più in difficoltà appare Windows Phone, il cui peso tra quattro anni sarà ridotto allo 0,1 (rispetto allo 0,5% del 2016). Una decadenza che appare quasi voluta dalla stessa Microsoft, che sembra ormai orientata a restare nel mondo mobile quasi esclusivamente per l’ambito business. .

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