Printing
Oki: meno fogli e più flussi, nel futuro della stampa scorre tanto colore
La rinnovata strategia del vendor nipponico punta su sistemi integrati per la gestione dei processi documentali e si ispira ai principi di facilità d’uso, sicurezza e versatilità, completi di SDK a uso dei partner
13 Ott 2016
I risultati non si sono fatti attendere, con una quota dichiarata del 30% nel settore graphic art in Europa. L’esperienza positiva ha offerto lo spunto per rivedere l’offerta più in generale, a partire da una integrazione più estesa del colore anche nelle soluzioni da ufficio. Per superare il pericolo di stampa considerata quasi come una sorta di utility, l’azienda giapponese ha scelto di allargare l’attenzione dalla semplice produzione di documenti al principio di processo, con relative soluzioni. «Il nostro approccio può essere riassunto in tre parole: sicuro, facile e smart – annuncia Kawashima -. Funzionalità tali da consentire alle aziende di controllare l’intero flusso di lavoro e gestione dei documenti».
Ne scaturisce una nuova strategia, fortemente orientata al cliente finale e alle esigenze specifiche, dove entra presto in gioco anche il canale pronto ad accettare la sfida. Quando infatti si parla di smart, tutto ruota intorno a un SDK in grado di estendere la portata dei servizi legati ai dispositivi di stampa come percepiti in genere, per diventare veri e propri centri nevralgici della gestione documentale. «I prodotti della gamma smart includono la piattaforma aperta sXP, utile per connettersi ad altri dispositivi – spiega Anna Dorrington, senior product marketing manager Emea di Oki -. Per esempio, parliamo di un parco stampanti pull-printing. È anche possibile eseguire soluzioni software di terze parti, così come un’integrazione totalmente personalizzata». Già nella versione di base, la dotazione software Sendys Explorer Lite, abilita un multifunzione alla scansione OCR di documenti e il caricamento diretto su cloud come Dropbox. Il tutto operando direttamente dal display integrato da 7″. Per esigenze più evolute invece, il pacchetto prevede in opzione diversi connettori per la trasmissione e condivisione dei documenti.
Dal punto di vista operativo, sfruttare al meglio queste potenzialità richiede un cambiamento nell’approccio da parte delle aziende. Più del produttore, trasmettere il messaggio è compito dei partner, a loro volta invitati a effettuare un cambio di marcia. «Sappiamo bene quanto sia diverso ogni mercato locale e quanto le preoccupazioni principali dei partner siano vendere e accontentare i propri clienti – osserva Thomas Seeber, vice president channel & distribution Emea di Oki -. Mi rendo conto di come non sia facile per un reseller completare il passaggio da box mover. Bisogna però investire in training, ma questo vuol dire anche aprire alla possibilità di non parlare solo di prezzo». Una grande opportunità inquadrata nel mondo PMI, al quale sono rivolte le maggiori novità della Serie 5. Di conseguenza, grandi aspettative dal mercato italiano.«Se ci limitiamo a parlare solo di tecnologia, alla fine tutto si riduce a un discorso economico – riflette Shigeaki Tadokoro, managing director di Oki Italia -. Ora dobbiamo riuscire a proporre progetti. Il partner deve acquisire le competenze necessarie, quelle attualmente in possesso solo da pochi, in prevalenza system integrator». Da questa considerazione nasce anche una nuova necessità sul campo. «Tendiamo a promuovere una maggiore collaborazione – conclude Romano Zanon, Marketing director dell’azienda -. Spesso tra software house o società di servizi e rivenditori puri. Mettiamo a disposizione gli strumenti, e spetta al canale capire cosa sia possibile realizzare, dopo aver ascoltato i clienti».