Il cloud spinge i conti di Microsoft

Azure, nel giro di appena un anno, vede raddoppiato il suo giro d’affari. Crollano invece i ricavi legati al mondo mobile

Pubblicato il 21 Lug 2016

Gianluigi Torchiani

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Il cloud è stato l’argomento principale della WPC16, come abbiamo raccontato nei numerosi articoli che abbiamo dedicato alla conferenza mondiale dei partner di Microsoft. E non si tratta soltanto di slogan o di un’indicazione futura: come infatti mette in luce l’ultima trimestrale della casa di Redmond, la nuvola svolge ormai un ruolo imprescindibile, tanto da essere capace di spingere verso l’alto il business del gruppo. Il secondo trimestre del 2016 (il quarto dell’anno fiscale Usa) si è chiuso infatti per Microsoft con risultati superiori rispetto alle aspettative degli analisti: il fatturato, seppure in discesa del 7,1% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente a 22,6 miliardi di dollari, risulta infatti sopra la previsione di 22,1 miliardi.

Tanto che il gruppo guidato da Satya Nadella ha annunciato un utile per azione (escluse voci straordinarie) di 69 cent, ben al di sopra dei 58 cent attesi dagli analisti, fattore che ha spinto il gruppo in Borsa. Dicevamo del successo della nuvola: i ricavi della divisione Intelligent Cloud sono cresciuti del 7% a quota 6,71 miliardi di dollari (+10% a cambi costanti). A colpire, però, è la crescita dei ricavi generati dalla piattaforma di cloud computing Azure, che concorre sul mercato con gli analoghi servizi di Amazon e Google, praticamente raddoppiati (+ 102%). Un traguardo intermedio che permette a Microsoft di avvicinare l’obiettivo dei 20 miliardi di giro d’affari annuali legati al cloud, che si dovrebbe raggiungere entro il 2018. Bene anche i ricavi della divisione Productivity and Business Processes, che include la suite Office, che sono aumentati del 5% a 6,97 miliardi di dollari (+8% a cambi costanti).

In particolare, Office 365 (ossia la versione cloud di Office) vede un aumento del 54% nel segmento commercial e del 19% in quello consumer. Per quanto riguarda l’hardware, gli andamenti sono invece contrastanti: la divisione Mobile vede numeri in calo rispetto allo stesso periodo di un anno fa del 71%, tanto che il New York Times si spinge a definire un “disastro” l’ingresso della casa di Redmond nel settore smartphone. Nonostante invece lo stallo del settore PC a livello globale e le difficoltà nel raggiungere quota 1 miliardo di dispositivi con Windows 10, Microsoft porta a casa un +2% da questa area nel segmento professionale e un lusinghiero +27% in quello non professionale, a testimonianza dei passi in avanti fatti nella diffusione del suo nuovo sistema operativo. Positivi anche i risultati che arrivano da Surface, che può vantare un +9%.

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