Più responsabilizzazione e autonomia, orientamento per obiettivi, migliore capacità di concentrazione e ottimizzazione dei tempi. Sono questi i vantaggi percepiti dalle persone di Digital360 che in questo periodo più che mai si relazionano con colleghi e clienti facendo leva su strumenti digitali di collaboration e virtual meeting. Infatti, per far fronte al cambiamento di scenario economico ed organizzativo causato dall’emergenza Coronavirus, l’azienda ha adottato ed esteso lo Smart Working a tutti i suoi dipendenti e i collaboratori. Dopo le prime settimane di esperienza forzata di lavoro da remoto, ha realizzato una survey interna per verificare l’andamento delle attività.
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Smart working: segnali di miglioramento per il presente e il futuro
Nessun rallentamento, anzi segnali di miglioramento della produttività. D’altronde Digital360 era pronta a sposare lo smart working, un’abitudine radicata sia dal punto di vista culturale che organizzativo che tecnologico. Naturalmente restano i limiti di non poter realizzare quel confronto informale degli incontri di persona utile a sviluppare nuove idee e, per chi ha figli, delle complessità di conciliazione degli impegni familiari.
Quello che sorprende, come spiega Andrea Rangone, CEO del Gruppo Digital360 è il percepito miglioramento dell’efficacia lavorativa per buona parte delle persone. Guardando al futuro “I nostri collaboratori sono convinti che, una volta tornati alla normalità, l’esperienza di queste settimane possa essere preziosa per migliorare le modalità di lavoro e di organizzarsi, soprattutto a livello di autonomia, fiducia, responsabilizzazione e più maturo utilizzo degli strumenti di eCollaboration. L’emergenza che stiamo vivendo, nonostante le indubbie complessità, può rappresentare un’opportunità per molte organizzazioni di sperimentare nuovi metodi di lavoro più efficaci e produttivi abilitati dagli strumenti digitali”.
Qualche dato sulla percezione del lavoro da remoto
Per l’88% delle persone la propria efficacia lavorativa è rimasta invariata (48%) o addirittura è migliorata (40%) in queste settimane di Smart Working rispetto a prima. Per il 90% dei lavoratori l’interazione con il proprio responsabile e i colleghi è analoga (57%) o migliorata (33%).
Mediamente, si sono svolti ogni giorno 4 meeting virtuali con colleghi interni, giudicati di “buona o ottima efficacia” nel 90% dei casi, e 2 al giorno con interlocutori esterni (clienti in primis), positivi nell’80% dei casi. Tra i vantaggi rispetto agli incontri fisici: puntualità, rispetto dei tempi e pragmaticità, condivisione e collaborazione digitale sui documenti.
Particolarmente positivo l’accesso a documenti e applicativi (92%), la responsabilizzazione su obiettivi e risultati (91%), il livello di autonomia raggiunto (90%) e la percezione di fiducia da parte del proprio responsabile (l’85%). L’aspetto più complesso è la conciliazione tra vita privata e lavoro, giudicata “buona o ottima” dal 45% dei lavoratori.