#D4T2018

Da Panda Security strumenti di prevenzione agli attacchi pensati per il canale

Da Panda Security strumenti di prevenzione agli attacchi pensati per il canale

Il sistema proprietario di riconoscimento proattivo porta vantaggi anche al canale, in grado operare in ottica di servizi con la flessibilità necessaria per adattare le soluzioni alle singole realtà, già pronte anche per l’era GDPR

Pubblicato il 26 Apr 2018

Redazione TechCompany360

Quando una sfida si gioca su dettagli di prodotti tra loro all’apparenza molto simili, in termini sportivi simile a un arrivo in volata, la soluzione ideale può essere giocare di anticipo. «Il nostro punto di forza è proprio poter contare su un approccio innovativo – afferma Gianluca Busco Arrè, Country manager Italia e Svizzera di Panda Security -. Grazie a questo, siamo in grado di proporre una tecnologia davvero unica sul mercato includendo un servizio di threath hunting che permette infatti di anticipare le mosse dei malware e riconoscere per tempo comportamenti anomali prima che entrino in azione». Una caratteristica aggiuntiva, senza oneri per partner e per clienti, grazie alla quale poter contare su un servizio proattivo, fondamentale soprattutto di fronte a minacce sconosciute. «Un altro punto di forza è il nostro modello di business – rilancia Busco Arrè -. Le nostre sono tecnologie costruite sin dall’inizio per mettere i partner in condizione di erogare i relativi servizi. Questo ci aiuta nel rispondere tempestivamente a qualsiasi esigenza di un utente finale o di un system integrator».

Dove in genere si affida al canale il compito di veicolare al destinatario un prodotto pensato per l’utente finale, Panda Security ribalta anche questo concetto, offrendo strumenti su misura perchè sia il partner stesso a trovarsi a sua volta nelle condizioni ideali per esaudire delle richieste. «Già dal 2007 abbiamo spostato il nostro portafoglio prodotti in cloud – ricorda il country manager -, con l’obiettivo di costruire un sistema di tecnologie e prodotti tale da poter iniziare a erogare servizi». Anche se questo non preclude la tradizionale vendita su licenza, resta un principio base della strategia all’insegna della massima flessibilità. «Non guardiamo alla durata di una licenza, se è annuale, semestrale o mensile. Mettiamo a disposizione strumenti dedicati affinchè un partner possa massimizzare le nostre tecnologie e le relative licenze, per allocarle al cliente solo quando necessario».

Nuove esigenze GDPR, stesso modello

La soddisfazione per i risultati ottenuti applicando questo modello ha indotto a non esitare nel momento di estenderne la portata. «Data Control è la tecnologia sviluppata ad hoc per rispondere ai requisiti GDPR. Offre analisi del dato e protezione in tempo reale, per mettere partner e clienti in condizione di ricevere le notifiche immediate in caso di violazioni». Una soluzione software dedicata, quindi non solamente adattata come capita spesso di vedere, grazie alla quale l’operatore di canale può aggiungere una nuova opzione alla propria offerta e garantire la conformità. La risposta a un’esigenza rilevata direttamente sul campo, con la possibilità di contare su strumenti in grado di semplificare l’attività di analisi delle informazioni, notifica di incidenti e conseguente allineamento alle specifiche GDPR. Di fronte a tanta tempestività, è però necessario anche una reazione altrettanto pronta, in un contesto dove invece a volte si esita più del dovuto. «Diversi partner si sono portati avanti e hanno creato per tempo le competenze necessarie a indirizzare i clienti verso queste tematiche – conclude Busco Arrè -. Altri invece, risultano ancora un po’ indietro».

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