Come sarà il workplace tra 10 anni? Il futuro del lavoro è sempre più rivolto alla flessibilità dei tempi e degli spazi, eppure la maggior parte dei lavoratori spende ancora gran parte del proprio tempo in azienda. Nel 2025 tutto questo rappresenterà solo un ricordo. Il superamento del lavoro a tempo pieno è il tema centrale dallo studio condotto dalla società di ricerche PAC (CXP Group), in collaborazione con Fujitsu.
Entro i prossimi 10 anni, muterà lo scenario lavorativo. Saranno i millennials a rappresentare oltre il 50% della forza lavoro in Italia portandosi dietro un’ondata di innovazione: maggiore flessibilità, maggiore collaborazione e focalizzazione ai dati come linfa vitale del business.
La ricerca, effettuata su campione significativo di responsabili decisionali di alto livello presso organizzazioni del settore pubblico e privato in Europa, Oceania e Nord America, ha evidenziato l’apertura delle aziende italiane nei confronti di un cambiamento in questo ambito. Il 57% delle aziende prevede infatti di consentire ai dipendenti di lavorare in modo più flessibile, fornendo loro un accesso remoto sicuro ai dati aziendali e permettendo l’utilizzo di qualsiasi dispositivo per accedere alle applicazioni e ai servizi aziendali (33%).
« Quasi un-quarto dei manager e responsabili ICT italiani, ha messo in stretta correlazione l’ambiente di lavoro con la competitività dell’azienda alla luce del nuovo scenario digitale. La ricerca ha mostrato, in Italia, un generale senso di sfiducia verso le attuali strategie legate all’ambiente di lavoro, ma anche la consapevolezza che si tratti di un tema da affrontare con urgenza nei prossimi anni. Emerge con chiarezza, inoltre, la necessità di semplificare e rendere più agili le tecnologie che permettono ai dipendenti di esprimere al meglio il proprio potenziale, creando le condizioni per poter essere produttivi indipendentemente dall’ufficio fisico in cui si trovano», ha dichiarato Bruno Sirletti, presidente e CEO di Fujitsu Italia.
L’odierna complessità della tecnologia dell’ambiente di lavoro rappresenta, per il 98% degli intervistati, una limitazione del potenziale e dell’operatività dei dipendenti, che ritengono le attuali pratiche lavorative non sufficientemente flessibili per ottenere il massimo dalla propria forza lavoro (75%), mentre l’84% delle aziende italiane ha affermato che l’elevato logoramento del personale rappresenta una sfida per la produttività.