Le cinque regole per diventare sviluppatori



Grazie alla collaborazione tra gli sviluppatori e agli strumenti disponibili on line, non è impossibile diventare developer anche in assenza di uno specifico percorso formativo

Gianluigi Torchiani

Pubblicato il 26 Apr 2017


Le conferenze degli sviluppatori sono ormai diventate un appuntamento fisso irrinunciabile per i grandi giganti dell’IT, da Apple a Microsoft sino a Google, che cercano in tutti i modi di blandire e coccolare queste figure professionali che hanno scelto di puntare sulle proprie piattaforme. A testimonianza del ruolo cruciale ormai assunto dagli sviluppatori, il cui continuo lavoro è ormai indispensabile in tempi in cui il web viaggia a velocità mai viste in precedenza.

Ma come si fa a diventare sviluppatori? Secondo CareerFoundry, in realtà l’accesso è meno difficile di quanto si potrebbe pensare. O perlomeno, per chi ha voglia di intraprendere un mestiere del genere l’accesso è facilitato anche dall’attuale scenario tecnologico, che è decisamente più “open” rispetto al passato. Basti pensare alla recente iniziativa Developers Italia, creata in collaborazione tra AgID e il Team per la Trasformazione, la community italiana di sviluppatori di servizi pubblici. Che a pochi mesi dal lancio già prevede diversi strumenti, tra cui uno spazio su GitHub per ospitare il codice sorgente e librerie open-source pronte all’uso e all’integrazione e un’area basata su ReadTheDocs per riscrivere la documentazione in formato moderno, pensata e scritta per la fruizione da tecnico a tecnico.

Come diventare developers da zero (o quasi) 

Insomma, diventare sviluppatore da zero o quasi non è quindi impossibile, anche senza aver seguito un canonico percorso di istruzione informatico.
CareerFoundry consiglia di seguire alcuni semplici consigli:

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1) Porsi un obiettivo
È importante partire sapendo già quello che si vorrebbe fare e creare: che sia un’applicazione, un servizio o uno strumento mai visto prima. Oggi ci sono tutte le possibilità perché anche uno sviluppatore semi sconosciuto possa crearla, magari attingendo al proprio specifico bagaglio di esperienze culturali e personali, per farla poi diventare un caso di successo. Esempi di questo tipo non mancano di certo nel panorama web e applicativo, a partire dal caso di scuola di Facebook.

2) Imparare a utilizzare il codice
Ovviamente le idee da sole non bastano, per quanto buone, ma devono essere supportate da un’adeguata base di conoscenze. L’aspetto meno conosciuto dai non addetti ai lavori è che le prime tecniche del mestiere possono essere imparate utilizzando i tutorial gratuiti disponibili sul web, oppure delle vere e proprie piattaforme free come Codecademy. Tutti questi strumenti possono essere utili per imparare a scrivere i codici base, ma non sono di per sé sufficienti, perché poi occorre anche capire come e quando impiegarli. Il consiglio di CareerFoundry è dunque quello di affidarsi ai consigli di qualcuno più esperto, in grado di dare risposte sulle tante piccole e grandi questioni che hanno a che fare con la programmazione. Ovviamente esiste la possibilità di seguire delle vere e proprie scuole, disponibili anche on line, che permettono di affinare ulteriormente le proprie conoscenze.

3) Utilizzare Google 
Uno sviluppatore ha necessità di utilizzare Google come un professionista. Perché spesso buona parte delle risposte alle proprie domande si possono trovare on line, magari in qualche oscuro forum perso nei meandri del Deep Web. Dal momento che non si tratta però di informazioni facili da reperire, non basta cliccare sui motori di ricerca in maniera standard, ma occorre sapere esattamente quali termini di ricerca cercare. Si tratta di una capacità non da poco per risolvere i problemi nel più breve tempo possibile, che nelle situazioni reali di lavoro sotto pressione può essere decisiva.

4) Copiare le cose Cool
Un’indicazione che non bisogna avere timore di seguire è quella di copiare le cose “cool” e di impatto in cui può capitare di imbattersi nei grandi siti Web, come widget, video, immagini e quant’altro, aggiungendole al proprio bagaglio di codice, per poi rielaborarle in maniera autonoma. Si tratta di un modo semplice e immediato per arricchirsi di nuovo strumenti in poco tempo.
5) Mostrare il proprio lavoro
Quando si intraprende un mestiere come quello di sviluppatore web, i propri datori di lavoro non richiedono mai di mostrare le proprie certificazioni ma, piuttosto, vogliono conoscere i progetti già realizzati. Ecco perché per uno sviluppatore che voglia farsi conoscere è molto importante costruire un bel portafoglio dei propri lavori. Questo non significa – ovviamente – che non sia importante possedere delle certificazioni per aumentare il proprio bagaglio formativo. Qui si può trovare un elenco di quelle più richieste dal mercato.

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