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#GoogleI/O ecco tutte le novità: Storage foto illimitato, Android Pay, IoT…

Era uno degli eventi più attesi dal mondo degli sviluppatori, dal mercato, da tutti insomma e non ha tradito le aspettative. Ecco tutte le novità e gli annunci del mega evento andato in scena poche ora fa al Moscone Center di San Francisco

Pubblicato il 29 Mag 2015

Gianluigi Torchiani

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Una app per archiviare le foto online, senza limiti, un nuovo sistema di pagamento mobile, una nuova versione del sistema operativo, l’Internet delle cose… Tutto insomma, tanto e soprattutto interessante e destinato con ogni probabilità a cambiare gli equilibri del mercato. Google I/O è ormai un evento chiave per tutto l’ecosistema digitale e per il mondo dell’offerta. Un evento, una finestra sul presente e sul futuro che attende imprese, canale, manager… Fortissimo il tam tam mediatico e febbrile l’attesa rotta dall’arrivo sul palco di Sundar Pichai, vice presidente di Google e gran cerimoniere della giornata. Per rompere il ghiaccio il manager ha prontamente mostrato i muscoli snocciolando numeri da capogiro «Google ha oltre un miliardo di utenti fra YouTube, Maps, Chrome. Ci sono attualmente più di un miliardo di utenti Android nel mondo: una cifra altissima rispetto a quelle di quando abbiamo lanciato il primo telefono Android nel 2008. Inoltre, sul mercato sono presenti 4.000 dispositivi Android unici, con più di 400 produttori e oltre 500 operatori». Poi, una lunga e intensa immersione nei nuovi prodotti. Ecco tutto il dettagli e il video del Key Note

Google I/O 2015 - Keynote

Google I/O 2015 - Keynote

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Android Pay

Era atteso, non ha deluso e si merita sicuramente l’onore di aprire le danze. I sistemi di pagamento da mobile sono infatti da tempo la destinazione Paradiso di molti grandi player del mercato, su tutti il grande competitor Apple che ha da mesi alzato il sipario su Apple Pay. Pronta la risposta. Sul palco ecco piombare Android Pay: basato su tecnologia NFC e preinstallato sui device che montano Android 4.4 KitKat, permetterà di effettuare un pagamento avvicinando lo smartphone al lettore. Un sistema sul quale Big G ha scommesso pesante stringendo già accordi con le più importanti compagnie telefoniche americane (T-Mobile, Verizon e At&T). Il servizio sarà attivabile con carte di credito Visa, Mastercard, American Express e Discover.

Sundar Pichai, vice presidente Google

Project Brillo

Come anticipato da ICT4Trade proprio in questi giorni Google ha deciso di puntare forte sull’Internet of Things. Google Brillo, in arrivo entro il 2015, è infatti un sistema operativo specificatamente dedicato all’IoT che permetterà agli sviluppatori e ai produttori di creare dispositivi connessi fra loro. Brillo si propone di funzionare soprattutto per i dispositivi meno potenti (dunque non per il settore industriale o l’automotive), come le lampadine intelligenti o telecamere di sicurezza ed essere estremamente leggero (si parla di 64 o 32 MB), proprio per non pesare sul funzionamento di piccoli dispositivi che compongono la Internet of Things. Insieme a Brillo verrà introdotto anche Weave, e cioè il protocollo (un set di API per lo sviluppo) che consentirà agli oggetti connessi di comunicare tra loro.

Android M

Per capire come si chiamerà veramente bisognerà aspettare il prossimo autunno ma non c’è dubbio che Android M, la nuova versione del sistema operativo per smartphone è stata una delle grandi protagoniste di questa intensa giornata americana. Disponibile in release per gli sviluppatori, quello che sceondo gli analisti si chiamerà “MilkShake” scommtterà forte sul sistema di pagamento integrato, sulla batteria, sulla gestione delle applicazione (che saranno altamente settabili dall’utente) e sulla batteria. La funzione Doze ottimizzerà infatti il dispendio energetico. Grazie all’Usb Type C, gli smartphone Android potranno diventare anche fonte di ricarica per altri dispositivi. Stupisce anche Now on Tap, funzione che sarà in grado di darci le informazioni di cui abbiamo bisogno in base all’azione che stiamo compiendo all’interno di un’app.

Google Photos

E poi ecco Google Photos, disponibile da subito: una sfida, una ghiottissima novità per chi, come tanti, è avido di spazio su cui scaricare tonnellate di foto scattate ogni giorno, ora secondo… La dimostrazione vivente insomma che lo storage su cloud ha raggiunto costi bassissimi. Google Photos, che include i geotag e le date degli scatti, tra le altre cose, offrirà infatti spazio gratuito illimitato (le foto devono però essere di risoluzione pari o inferiore a 16 megapixel e i video fino a 1080p). Apertura totale anche ai competitor con disponibilità anche su iOS, oltre che su Android e sul Web. Non è ancora chiaro se sarà possibile utilizzarlo semplicemente come archivio, oppure si tratta di un social network vero e proprio.

Google Maps l’offline

Chiude la carrellata l’introduzione del funzionamento in modalità offline di alcuni servizi come Google Maps, che, in casi di non copertura, funzionerà come un navigatore Gps. L’aggiornamento con questa funzionalità sarà rilasciato entro fine anno.

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