Bracciali, orologi, lettori musicali… sono belli, si indossano, sono intelligenti. E’ il wearable computing il vero e grande protagonista del Moble World Congress in corso a Barcellona. Non c’erano grandi dubbi del resto e Canalys, proprio da queste colonne lo aveva anticipato in anteprima. Tantissimi gli annunci già piombati sul mercato nel corso della prima giornata di lavaori, su tutti il debutto del grande sfidante di casa Apple, il nuovo Samsung Galaxy S5, schermo da 5,1 pollici, risoluzione da 1920×1080 e certificazione di impermeabilità. Come l’iPhone 5S è dotato di riconoscimento delle impronte digitali sul tasto home, ma aggiunge anche il sensore per il battito cardiaco. Un incredible strumento di comunicazione insomma ma anche une vero sistema di comando e controllo di tutto l’ecosistema Samsung.
Fin qui le novità più attese, ma è sul lato del wearable compunting che le sorprese non sono mancate. Le indiscrezioni prevedevano per le seconda edizione del Samsung Gear (orologi intelligenti) grandi novità. In effetti sono arrivate: per Gear 2 e Gear 2 Neo Samsung ha deciso di abbandonare la “relazione pericolosa” con Android e passa a Tizen, il sistema operativo sviluppato assieme ad Intel. Inoltre la nuova generazione di Gear incorpora nuovi sensori per pedometro e battito cardiaco. Entrambi i dispositivi montano un processore dual-core da 1GHz, 512MB di RAM e 4 GB di memoria. La batteria dovrebbe durare un paio di giornate.
Ora, spiegano gli esperti, prende il via la sfida per sviluppare applicazioni realmente utili per essere ospitate in un orologio da polso piuttosto che sul cellulare.