Mercato
Mitel acquista Polycom, cosa cambia nell’Unified Communication
L’operazione si dovrebbe concludere per una cifra vicina ai due miliardi di dollari. Le possibili sinergie e le conseguenze per gli operatori di canale
18 Apr 2016
L’intera operazione – che comunque deve essere approvata dagli azionisti – dovrebbe concludersi entro il terzo trimestre. Ma tra gli analisti la buona riuscita del deal è già data per scontata, tanto che si guarda già alle possibili conseguenze per il futuro: Polycom appare destinata a rimanere in vita come brand separato, ma la società sarà una soltanto e porterà il nome di Mitel. A guidarla sarà il Ceo attuale, Richard McBee, che si troverà a capo del più grande gruppo in ambito UC, con circa 7.700 dipendenti sparsi in cinque continenti (anche se potrebbe arrivare un certo taglio di posti nell’ambito delle famose “sinergie”) e un fatturato annuo di circa 2,5 miliardi di dollari.
«Mitel – ha affermato McBee – ha una visione semplice per fornire ai clienti soluzioni funzionali di comunicazione e collaborazione. Per dar vita a questa visione stiamo metodicamente sistemando i pezzi del puzzle che permettono di fornire una customer experience senza soluzione di continuità tramite qualsiasi dispositivo e qualsiasi ambiente. Polycom è uno dei marchi più rispettati nel mondo ed è sinonimo di alta qualità e capacità di ottenere audio e videoconferenze innovative che sono oggi la norma per le attività quotidiane. Insieme ai sistemi di comunicazione vocale di Mitel, la nuova società avrà le capacità e la tecnologia necessaria per fornire soluzioni davvero integrate ad aziende e fornitori di servizi in ambienti aziendali, mobili e cloud».
«Polycom e Mitel insieme – ha dichiarato Peter Leav, Presidente e CEO di Polycom – vogliono portare un valore significativo ad azionisti, clienti, partner e dipendenti in tutto il mondo. Siamo ansiosi di lavorare a stretto contatto con il team di Mitel per assicurare una transizione graduale e una continua innovazione per portare il luogo di lavoro del futuro ai nostri clienti».
Ormai sempre più fondamentale, visto che dipendenti e collaboratori scambiano sempre più spesso messaggi e informazioni lontano dalle proprie scrivanie, tanto che sempre più spesso anche le videoconferenze vedono la presenza di partecipanti in mobilità. Altra domanda, naturalmente, è cosa potrebbe cambiare per il canale di riferimento di entrambe le aziende. Appare difficile, a prima vista e date anche le dichiarazioni del Ceo, immaginare la possibilità che continuino a esistere due Partner program separati nel lungo termine. Più probabile che si arrivi a un programma unico, magari differenziato per le diverse aree di interesse del rivenditore o system integrator.
Già oggi, in effetti il programma di canale Mitel offre la possibilità di differenziarsi in cinque differenti aree: Voice Communications, Contact Center, Mobility, UC & Collaboration, Cloud e Open Solutions. È evidente che le opportunità offerte dall’allargamento del portafoglio di offerta potrebbero essere allettanti per i partner Mitel e Polycom. D’altra parte, per quelli non convinti eccessivamente dell’operazione, potrebbe essere il momento propizio per puntare maggiormente sulle altre soluzioni UC presenti sul mercato (come ad esempio quelle Cisco o brand emergenti).