Mercato

Mitel acquista Polycom, cosa cambia nell’Unified Communication

L’operazione si dovrebbe concludere per una cifra vicina ai due miliardi di dollari. Le possibili sinergie e le conseguenze per gli operatori di canale

Pubblicato il 18 Apr 2016

Gianluigi Torchiani

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Rich McBee, Presidente e CEO di Mitel

Una notizia arrivata nel week end cambia gli scenari nel mondo dell’Unified Communications: Polycom, nome storico del settore, specializzata in telefoni e soluzioni per la videoconferenza e teleconferenza, sarà infatti acquisita da un’altra società del settore, la canadese Mitel, per una cifra vicina ai due miliardi di dollari. Più precisamente gli azionisti Polycom riceveranno circa 13,44 dollari per azione, il 9,5% in più rispetto all’ultima chiusura di Wall Street precedente l’annuncio; da notare che, i negoziati tra le due aziende andavano avanti da diversi mesi e che – addirittura – a un certo punto sembrava che fosse Polycom a dover acquisire Mitel e non viceversa. A spingere per una soluzione è stato anche l’investitore Elliott Management, che deteneva azioni di entrambi i gruppi e avrebbe dunque caldeggiato per una fusione.

L’intera operazione – che comunque deve essere approvata dagli azionisti – dovrebbe concludersi entro il terzo trimestre. Ma tra gli analisti la buona riuscita del deal è già data per scontata, tanto che si guarda già alle possibili conseguenze per il futuro: Polycom appare destinata a rimanere in vita come brand separato, ma la società sarà una soltanto e porterà il nome di Mitel. A guidarla sarà il Ceo attuale, Richard McBee, che si troverà a capo del più grande gruppo in ambito UC, con circa 7.700 dipendenti sparsi in cinque continenti (anche se potrebbe arrivare un certo taglio di posti nell’ambito delle famose “sinergie”) e un fatturato annuo di circa 2,5 miliardi di dollari.

«Mitel – ha affermato McBee – ha una visione semplice per fornire ai clienti soluzioni funzionali di comunicazione e collaborazione. Per dar vita a questa visione stiamo metodicamente sistemando i pezzi del puzzle che permettono di fornire una customer experience senza soluzione di continuità tramite qualsiasi dispositivo e qualsiasi ambiente. Polycom è uno dei marchi più rispettati nel mondo ed è sinonimo di alta qualità e capacità di ottenere audio e videoconferenze innovative che sono oggi la norma per le attività quotidiane. Insieme ai sistemi di comunicazione vocale di Mitel, la nuova società avrà le capacità e la tecnologia necessaria per fornire soluzioni davvero integrate ad aziende e fornitori di servizi in ambienti aziendali, mobili e cloud».

«Polycom e Mitel insieme – ha dichiarato Peter Leav, Presidente e CEO di Polycom – vogliono portare un valore significativo ad azionisti, clienti, partner e dipendenti in tutto il mondo. Siamo ansiosi di lavorare a stretto contatto con il team di Mitel per assicurare una transizione graduale e una continua innovazione per portare il luogo di lavoro del futuro ai nostri clienti».

La domanda principale, ovviamente, è come si integreranno questi due colossi e, in questo senso, un punto di partenza appare assodato: Mitel, nonostante la presenza a catalogo di veri e propri device, appare più orientata verso la comunicazione voce via cloud e la parte software. Al contrario, quello che caratterizza l’offerta Polycom sono proprio i dispositivi hardware utilizzati in ambito enterprise e le sue piattaforme per le videoconferenze. Che tra l’altro al momento funzionano grazie a software come ShoreTel, 8×8 e prodotti di altre terze parti che, fondamentalmente, competono con Mitel. In dubbio appare anche il legame – sinora piuttosto saldo – tra Polycom e Microsoft, che in quest’area opera come competitor di aziende come Mitel. Tutte scelte tecnologiche che, è facile da immaginare, saranno riviste già nei prossimi mesi, magari anche prima della chiusura definitiva dell’operazione. Anche perché, come ha dichiarato MCBee in un’intervista, l’obiettivo dichiarato è quello di facilitare ulteriormente la comunicazione aziendale, rendendo possibile il “collegamento a un solo tocco” da qualsiasi dispositivo.

Ormai sempre più fondamentale, visto che dipendenti e collaboratori scambiano sempre più spesso messaggi e informazioni lontano dalle proprie scrivanie, tanto che sempre più spesso anche le videoconferenze vedono la presenza di partecipanti in mobilità. Altra domanda, naturalmente, è cosa potrebbe cambiare per il canale di riferimento di entrambe le aziende. Appare difficile, a prima vista e date anche le dichiarazioni del Ceo, immaginare la possibilità che continuino a esistere due Partner program separati nel lungo termine. Più probabile che si arrivi a un programma unico, magari differenziato per le diverse aree di interesse del rivenditore o system integrator.

Già oggi, in effetti il programma di canale Mitel offre la possibilità di differenziarsi in cinque differenti aree: Voice Communications, Contact Center, Mobility, UC & Collaboration, Cloud e Open Solutions. È evidente che le opportunità offerte dall’allargamento del portafoglio di offerta potrebbero essere allettanti per i partner Mitel e Polycom. D’altra parte, per quelli non convinti eccessivamente dell’operazione, potrebbe essere il momento propizio per puntare maggiormente sulle altre soluzioni UC presenti sul mercato (come ad esempio quelle Cisco o brand emergenti).

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