Smartphone

Windows Phone non è morto, c’è Polaris

Un sistema operativo più leggero, pensato apposta per il mondo tablet e smartphone, per rimpiazzare le delusioni precedenti e ripartire da zero. Anzi da 10

Pubblicato il 30 Gen 2018

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Quando Microsoft ha annunciato la fine dello sviluppo di Windows Phone in molti sono rimasti delusi. Forse per la prima volta nella sua storia, la multinazionale ha riconosciuto di aver fallito, soffocata dalla concorrenza in un settore dove solo qualche anno fa regnava incontrastata (ricordate Windows Mobile?). Eppure il progetto dell’OS per dispositivi mobili potrebbe non esser stato accantonato del tutto. Dietro il nome Windows Polaris sembra infatti esservi una nuova idea di sistema operativo che, sulla falsariga di Windows RT, dovrebbe concentrarsi al mondo dei device meno esigenti dal punto di vista hardware, pur sempre però da inglobare nell’ecosistema di Redmond.

Pensiamo ai notebook di fascia bassa o ai prodotti indirizzati all’educazione, come i netbook che vivono quasi del tutto sul cloud. Anzi, proprio tale ambito è di assoluto interesse per i pochi player coinvolti, dopo la considerazione che un marchio decisamente nuovo come Chromebook è riuscito a scalzare i MacBook dalla scuola, aumentando le revenue per Google in un campo dove era del tutto assente.

In assenza di molte indicazioni, quello che i siti web specializzati prevedono è un Windows 10 in forma ridotta, limitato dal punto di vista di installazione delle app e più chiuso di quanto sia oggi Windows 10 S, già destinato a oggetti dalle prestazioni minori. Dunque avremo sulla piazza due piattaforme simili, praticamente sovrapposte? Probabilmente no, anche perché Polaris baserà il suo fulcro su Windows Core OS, una serie di codici che danno vita a un sistema completo ma pensati per lavorare sotto forma di moduli, ovvero catene applicative da formare e agganciare a seconda della destinazione d’uso.

Così, per le macchine più complesse avremo un Core OS finito nella sua interezza mentre per smartphone e tablet ci sarà un software porzionato e adattato alle singole esigenze. Anzi, proprio parlando di telefonia, un modulo specifico c’è già e si chiama andromeda, nell’idea di Microsoft, il progetto che sostituirà Windows Phone, con una soglia di adozione maggiore. O almeno si spera.

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