Startup

Il più veloce switch di rete al mondo? Nelle mani di una startup

Si chiama Barefoot Network e ha sviluppato la prima piattaforma di switch programmabile capace di raggiungere i 6.5 Tbps. Riduce i costi di gestione e ammodernamento

Pubblicato il 16 Giu 2016

Paolo Longo

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I principi che regolano i concetti di routing e switch sono più o meno gli stessi dalla metà degli anni ’90. Barefoot Network è partita proprio da qui per portare una concreta ventata di innovazione all’interno del particolare contesto di riferimento. La startup, fondata nel 2013 e con sede a Palo Alto, avrebbe sviluppato il primo switch programmabile al mondo, che è anche il più veloce visto sinora, data la possibilità di raggiungere i 6.5 Tbps. La gamma è stata ribattezzata Tofino e porta con sé l’idea che prodotti del genere, in grado di rivoluzionare la qualità di accesso alla rete, debbano poter essere migliorati e implementati da aziende e appassionati, con uno sviluppo aperto dunque al mondo esterno. Per questo i Tofino sono perfettamente modificabili e programmabili, grazie alla presenza di PISA, il Protocol Independent Switch Architecture, che consente ai vendor una libertà pressocché totale di creazione di software dedicati.

Nuovo contesto

Così, le stesse aziende possono sviluppare e aggiornare i loro prodotti tramite una pianificazione interna, molto più fruttuosa della modalità che prevede un cambio di hardware ogni qualvolta ci sia la necessità di avanzare di livello sul piano tecnologico. In teoria, si potrebbero creare switch modulari con certe capacità, per poi aggiungere nuove funzioni mantenendo la struttura fisica già presente, prima di passare a quella successiva; in parole povere un risparmio sul lungo periodo davvero notevole. Barefoot ha speso due anni nella lavorazione di Tofino, nell’ottica di dare una decisa sferzata al mercato IT. Sappiamo quanto il mondo dell’enterprise necessiti di canali di comunicazione migliori, con delay ridotti, network scalabili e architetture distribuite, che possano prevenire guasti e blocchi della produttività. A potenziare ambienti del genere potrebbe essere proprio l’invenzione della startup americana che, seguendo pienamente la logica della diffusione tecnologica per il miglioramento della società, sarebbe pronta a donare al mondo lo switch necessario per svoltare verso la nuova era delle connessioni digitali.

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