Arriva la realtà virtuale senza fili

Grazie al processore Snapdragon 835 i produttori potranno realizzare i loro dispositivi wireless. L’obiettivo? Rendere il VR davvero popolare e utile

Pubblicato il 22 Mag 2017

Paolo Longo

Arriva la realtà virtuale senza fili

C’è una distinzione che sinora nessuno ha mai fatto all’interno del panorama della realtà virtuale casalinga. Il VR non è lo stesso per tutti, non in termini concreti e qualitativi. Da un lato abbiamo gli Oculus Rift e gli HTC Vive, la massima declinazione di cosa possono rappresentare oggi i mondi 3D per gli utenti finali; dall’altro gadget meno onerosi ma anche più onesti dal punto di vista della restituzione grafica: Samsung Gear VR, Google Daydream View e tutto il resto di copie più o meno famose. Il gap tra le due categorie è quello che oggi blocca la diffusione delle esperienze di realtà virtuale a livello orizzontale e verticale; non solo tra gli stessi utilizzatori ma anche da pubblici differenti, non per ultime le aziende.

Un panorama del genere cambierà presto grazie a Qualcomm. La produttrice di chip per piattaforme mobili, con il suo recente Snapdragon 835 (già a bordo di smartphone come il Galaxy S8), promette di realizzare piattaforme hardware e software VR completamente indipendenti da cavi e dispositivi terzi, da inserire in plancia. Lo farà partendo dal SoC proprietario ma anche tramite la collaborazione con nomi rilevanti dell’hi-tech, come HTC. Non a caso proprio la taiwanese, con Vive, è quella che ha contribuito a sdoganare il virtuale all’interno delle case, seppur con un utilizzo prettamente videoludico. Non è dato sapere quando vedremo il primo device completamente standalone ma sappiamo che alla base avrà l’ecosistema Daydream di Google, lo stesso a bordo dei View e presentato per la prima volta durante la conferenza I/O dello scorso anno. Quello che è certo è che con lo Snapdragon 835 tanti produttori potranno costruire un visore slegato da motori esterni, da usare in autonomia, in qualsiasi momento e dovunque si voglia. Certo, anche il prezzo sarà diverso da quello dei gadget attuali (il nuovo Gear VR costa sui 130 euro con controller Oculus) ma sarà legato a un oggetto decisamente più completo, potente e versatile degli odierni; un prodotto che saprà colmare il gap tra l’ottimo e il decente, per rendere le esperienze virtuali davvero popolari e utili non solo al divertimento ma a tanti altri ambiti, anche commerciali (pensiamo agli shoowroom, alle aree demo, al manufacturing, ecc).

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